Confartigianato L'Aquila: scende dal 'trono' Lombardo. Taffo nuovo Presidente

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Dopo quasi un ventennio e una gestione quasi 'monarchica', Luigi Lombardo, 57 anni, è stato costretto a lasciare Confartigianato L'Aquila.
Con l'Assemblea odierna per il rinnovo dei vertici dell'associazione di categoria e l'elezione del nuovo presidente, il testimone passa di mano. Un'Assemblea movimentata con l'osservatore, Omati, arrivato dalla Confartigianato nazionale a vigilare, indispettito per la presenza in sala della stampa, fatta inizialmente allontanare.
Strategie e tatticismi che hanno rischiato di mettere in discussione l'accordo preventivo sulla rosa di nomi ma alla fine, per acclamazione, è stato eletto il nuovo Presidente, Angelo Taffo, anche Presidente regionale di Confartigianato, la cui carica non è incompatibile. Eletti anche gli altri consiglieri: Michele Biallo, Francesco Zaccagno, Nino Bruno, Fabio Cordeschi, Claudio Antonelli e Fabio Speranza.
Il percorso per arrivare a questa nuova elezione è stata lunga e tortuosa e qualche volta ha peccato di trasparenza, con il rischio anche di un commissariamento incombente. Dall'arrivo degli osservatori romani chiamati a fare chiarezza sulla precedente assemblea del 17 dicembre 2011 annullata, all'appoggio di Lombardo alla candidatura alle primarie del centrosinistra dell'ex difensore civico Vincenzo Calderoni, alla condanna per usura in via definitiva di Lombardo a un anno e sei mesi di reclusione, oltre che al pagamento di una multa di 4 mila euro, fino alle alle numerose lettere anonime e minacce che lo hanno visto protagonista e delle quali si è lagnato più volte.
Un cammino non facile per la Confartigianato e gli artigiani aquilani già pesantemente tartassati dalla crisi economica e dal terremoto. Per Lombardo, dopo un ventennio, si profila un futuro lontano dalla ribalta dopo questo avvicendamento in Confartigianato L'Aquila e le sue dimissioni da Presidente dell'Albo Gestori Ambientali della Camera di Commercio. Per Taffo una nuova sfida con un Consiglio rinnovato,  molti problemi da affrontare e parecchi malumori da sedare. (m.c.)
COMUNICATO STAMPA: Angelo Taffo è il nuovo presidente provinciale di Confartigianato L’Aquila

E’ Angelo Taffo, 49 anni, il nuovo presidente di Confartigianato L’Aquila. L’imprenditore aquilano, già presidente di Confartigianato Abruzzo e vice presidente dell’associazione degli artigiani in provincia dell’Aquila, è stato eletto all’unanimità per acclamazione in occasione dell’assemblea convocata oggi pomeriggio appositamente per l’elezione del nuovo presidente. Oltre all’investitura di Taffo l’assemblea ha provveduto ad eleggere il consiglio direttivo: Claudio Antonelli, Fabio Speranza, Fabio Cordischi, Nino Bruno, Francesco Zaccagno, Michele Biallo. “È per me un grande privilegio e nello stesso tempo una piena assunzione di responsabilità – spiega il neo presidente Taffo, che manterrà la sua carica di presidente regionale - . Prendo il timone di questa associazione, retta per circa 20 anni dal presidente uscente, Luigi Lombardo, poiché dalla base c'è stata una forte richiesta per un mio impegno diretto in uno dei momenti economici e sociali più difficili per il nostro territorio, martoriato dal sisma, fortemente segnato dalla crisi nazionale ed internazionale e soffocato dai ritardi della burocrazia. Vi assicuro che farò del mio meglio, sempre con umiltà e dedizione; vorrei iniziare questo mio nuovo mandato proprio ascoltando le istanze degli artigiani associati al fine di produrre valide iniziative che diano risposte alle numerose problematiche delle imprese del territorio”. Il presidente uscente Luigi Lombardo è certo che: “Il nuovo direttivo opererà con rinnovato slancio e continuerà ad essere la voce degli artigiani così come è stato finora”. Taffo, infine, ha sottolineato di voler aprire una nuova pagina “svecchiando il ruolo finora assunto dall’associazione provinciale, nel pieno rispetto dei valori fondativi di Confartigianato”. Tra le linee di programmatiche per la crescita dell’Associazione, il neo presidente ha indicato: “La crescita del numero dei soci, la razionalizzazione e l’innovazione dei servizi, investendo in risorse umane ad alta professionalità, l’adozione di appropriate politiche di marketing associativo”. 

di Maria Cattini, Laquilablog.it

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