Servizi segreti, una nuova legge per dare più poteri agli 007 italiani: sì a ruoli sotto copertura

007 italiani

Per gli 007 italiani si apre ora una nuova era.

Fra le pieghe del dl-Aiuti bis appena approvato dal Senato c’è infatti un emendamento che promette di rivoluzionare il nostro comparto intelligence. Porta la firma di Adolfo Urso, senatore di FdI e presidente del Copasir, ma ha incassato un consenso bipartisan. La norma inserita al fotofinish (art. 42) permette all’Aise, l’agenzia del Servizio esterno, di «impiegare proprio personale» per svolgere «attività di ricerca informativa e operazioni all’estero».

007 italiani Un via libera alle operazioni sotto-copertura

Da ora in poi gli agenti dell’Aise potranno agire da “infiltrati” in Paesi stranieri. Con la nuova norma, l’Italia accorcia le distanze e recupera un lungo ritardo. Gli 007 italiani potranno ora andare a caccia di informazioni sensibili – servirà l’autorizzazione diretta del presidente del Consiglio o dell’Autorità delegata – senza accreditarsi in ambasciata come attaché commerciali o militari.

Lo faranno sotto altre spoglie. Così un agente, spiega chi conosce il dossier, potrà fingersi un barbiere esperto o uno chef famoso che lavora in un ristorante nel centro di Mosca, Seul, Teheran.

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