“Con provvedimenti datati 13 aprile 2015, la Direzione Generale dell’Ente ha disposto, con effetto immediato la chiusura dell’Aeroporto dei Parchi ‘Giuliana Tamburro’ dell’ Aquila al traffico aereo commerciale. Lo scalo rimane operativo solo per i voli di aviazione generale”. E’ quanto si legge nella nota diffusa oggi dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) che, oltre a sancire la chiusura definitiva dell’Aeroporto dell’Aquila al traffico aereo commerciale, ha stabilito la revoca della concessione alla società Xpress.
Pesanti e inappellabili- come ampiamente documentato da numerosi articoli de laquilablog– le motivazioni che hanno portato alla chiusura dello scalo, tra cui: “la mancanza di realizzazione di collegamenti commerciali con carattere di ripetitività; non si è concretizzato il traffico a favore di un segmento di mercato autonomo individuato dalla società concessionaria nel momento dell’apertura dello scalo; i dati relativi al biennio 2013-2014 dell’Aeroporto dei Parchi si riferiscono esclusivamente al traffico di aviazione generale, senza alcun dato significativo di aviazione commerciale; l’Aeroporto dei Parchi non è inserito nell’elenco degli aeroporti aperti al traffico aereo commerciale, come peraltro risulta dal Piano Nazionale degli Aeroporti; è stata accertata la carenza di interesse pubblico sotto il profilo trasportistico nazionale e internazionale. Contestualmente è stata disposta anche la revoca dell’autorizzazione all’esercizio delle attività di aviazione commerciale a favore della società X-Press in considerazione dell’assenza di tali attività sullo scalo e della mancata attuazione del programma che la società aveva presentato per il biennio 2013-2015”.
All’ennesima bocciatura, nessun mea culpa di Massimo Cialente. Il Sindaco che sognava di volare ancora una volta non si mette minimamente in discussione e, in un’intervista raccolta da NewsTown, senza timore alcuno di essere smentito, riesce ad affermare che “l’autorizzazione scadeva a marzo 2015 e, dunque, ci aspettavamo la decisione dell’Enac.” Eppure solo un mese fa l’Assessore all’Aviazione del Comune, Manuela Iorio, si diceva certa del contrario. Sempre Cialente assicura la volontà di continuare a investire nell’aeroporto fantasma, facendo una sfacciata inversione ad ‘U’ per tornare al progetto iniziale. “Provvederemo ai lavori necessari alla sicurezza, perché possa essere scalo di riferimento per la Protezione civile”, dichiara sempre a NewsTown dimenticando di essere stato proprio lui il primo a promuove ed investire su un utilizzo dello scalo diverso da quello della protezione civile.
Davanti a questo spettacolo che ha da tempo superato ogni limite di credibilità, viene in mente proprio il vecchio e caro Dumbo, storico lungometraggio a cartoni animati della Disney, quando un elefantino dalle orecchie enormi e dalla lunga proboscide sognava di volare mentre i corvi (sicuramente “gufi” nell’immaginario di Cialente) lo prendevano in giro cantando: “ne ho viste cose da raccontar, giammai un elefante volar…”. Eppure, alla fine, l’elefantino Dumbo, contro tutto e tutti, ce la fa a realizzare il suo sogno. Invece Cialente, dopo aver investito Milioni di euro di fondi pubblici in un progetto altrettanto improbabile, no. Proprio questo rende la realtà del Sindaco Dumbo sicuramente meno divertente e piuttosto triste e misera.
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