Avis dona 22mila euro e... non si fa sfrattare dall'Aquilone

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L'Associazione Italiana Volontari del Sangue con una donazione di circa 22mila euro, ha completato l'intervento post terremoto destinando in totale 800mila euro in opere per gli studenti.  Questa mattina la cerimonia di ringraziamento, con i vertici regionali dell’Avis, accompagnati dalla vice presidente Maria Cattini, la (sola) senatrice Enza Blundo e i rappresentanti delle istituzioni locali.

L'Avis si è occupata della ristrutturazione della Facoltà di ingegneria di Roio e della costruzione di una tensostruttura sportiva con gli annessi arredi della Residenza Universitaria San Carlo Borromeo a Coppito.

E qui pare, ci sia stato il marcio, con una serie di critiche.  In un recente articolo, Il Fatto Quotidiano, sosteneva velatamente che l'Avis avesse raccomandato determinati studenti nell’assegnazione dei posti letto. A questa "ipotesi" Sergio Valtolina, responsabile della comunicazione Avis, ci risponde che sono tutte storielle inventate, e non si infervora più di tanto, anche perché oramai, è roba vecchia.

La cosa che gli crea pruriti, invece, è la casetta di legno dell'Avis, che staziona da anni, nel parcherggio del centro commerciale L'Aquilone. Stando alle ultime norme dettate dall'assessore Marco Fanfani con il censimento della polizia municipale sui manufatti post terremoto, la casetta in questione dovrebbe sgomberare a breve da lì.

Lo rassicura però, il vicesindaco Roberto Riga, che con una promessa suggello, mette fine (?) ad una possibile "fuga" dell'Avis, se mai venisse sfrattata. Cornuti e mazziati no, soprattutto dopo tutto quello che hanno sganciato per la città.  La casetta, ad onor di cronaca, fa parte del pacchetto fedeltà della legge Mancia, con i famosi fondi erogati dal Senatore Luigi Lusi, di cui hanno beneficiato a destra e manca.

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