La coperta troppo corta
“La maggioranza che non c’è più”: potrebbe sembrare il titolo di una nuova novella di Pirandello se non fosse che la situazione sta diventando grottesca.
Nel grande caos post-terremoto, il Consiglio Comunale si sarebbe dovuto ricompattare per mettersi al servizio della collettività invece di sgretolarsi in una miriade di gruppi e gruppetti, troppo concentrati al mantenimento del proprio orticello, piuttosto che al bene comune.
La denuncia del Sindaco Massimo Cialente “non ho più una maggioranza” e la ricerca di un governo della città di “salute pubblica”, sono ormai un dato di fatto, così come la perdita di potere contrattuale nei confronti della Protezione Civile. Il Sindaco è solo, ma lo è diventato ancor di più dopo le dimissioni dell’Assessore Luca D’Innocenzo, con un consiglio che gioca a nascondino e rifugge dalle proprie responsabilità.
Quali scenari ci aspettano allora?
Troppo spesso accusato di voler correre da solo, il Sindaco rilancia proponendo un nuovo programma di governo da condividere per continuare a navigare, speriamo "non a vista": Pdl e Udc vogliono l’azzeramento della Giunta prima di prendere posizione, Rifondazione, dopo esserne uscita è ancora fortemente critica con il Sindaco, il Partito democratico cerca di tirare una coperta troppo corta soprattutto dopo i nuovi assetti post-primarie. Ed è proprio dal PD che il Sindaco è partito, questa sera, per il primo giro di consultazioni per trovare un’ancora di salvezza ed evitare un commissariamento che penalizzerebbe ulteriormente una città e una popolazione già a terra.
Da questa situazione non è facile uscire senza azzerare l’esecutivo, cosa che costringe il Sindaco a trattare cercando di trovare un equilibrio precario che rischia di durare, però, il tempo di una nuova scossa.
di Maria Cattini
[tratto da Gli Editoriali del Direttore - IlCapoluogo.it]
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