Abruzzo: Giuliante spariglia e chiama Matteoli. Obiettivo stanare chi sta pro o contro Berlusconi

centrodestra, pdl

di Maria Cattini – L’assessore regionale Gianfranco Giuliante, uno dei falchi pidiellini abruzzesi prova a sparigliare le carte di un centrodestra regionale che soffre le incertezze del panorama nazionale e dello scontro Berlusconi-Alfano.

Domenica 17 novembre alle ore 11 a Bazzano all’Archivio di Stato “Sala Tre Marie”, l’Assessore Giuliante  organizza un’iniziativa politica dal titolo impegnativo: “Orgoglio, identità, Partecipazione . Il futuro del Centrodestra a L’Aquila, in Abruzzo, in Italia”. E per farlo chiama un fedelissimo di Berlusconi, Altero Matteoli, che si è messo a disposizione per ricomporre i cocci di un centrodestra abruzzese che attualmente naviga a vista.

L’obiettivo ancora non è chiaro, si tratta di un “work in progress” che prenderà il via proprio domenica. Di sicuro l’asse tutto aquilano, Giuliante-Ricciuti, punta a stanare il gruppo dirigente che si trova stretto nella morsa tra Razzi e Quagliariello. “E’ altresì evidente – affermava solo qualche giorno fa – che nella squadra pidiellina si delineano più classi dirigenti che non hanno un pensiero univoco circa le scelte che nel prossimo futuro andranno a declinare la pur necessaria presenza in un governo di larghe intese. Non da oggi, denuncio l’anomalia di “amici” parcheggiati nel Pdl ma militanti “altrove” e/o di iscritti al Pdl componenti gruppi “diversi” in Consiglio Regionale”.

Nel mirino dell’assessore regionale anche il presidente Chiodi,  reo,  -a detta di Giuliante- di fare il gioco delle tre carte per mantenere un’equidistanza all’interno del partito: una volta è per ministro Gaetano Quagliariello e un’altra firma il 25 ottobre il documento di Berlusconi per azzerare il Pdl e far rinascere Forza Italia. La data del prossimo 16 novembre  sarà decisiva per il Governatore visto che si deciderà a livello nazionale la nascita di Forza Italia e la linea politica per i prossimi mesi: o con Berlusconi o contro.

Semmai – come sostiene Giuliante – dovessero saltare tutti gli schemi della prima e seconda repubblica «che alcuni stanno adottando», il 16 novembre si capirà «con voto palese se Chiodi, uomo apicale in Abruzzo, avrà dalla sua oltre il 70% del Partito o no. Gli altri saranno alleati importanti con i quali già da domani si dovrà impostare una strategia condivisa per le elezioni del maggio 2014. Conosciamo bene il valore dell’unità – conclude Giuliante in una sua nota – ma nella chiarezza e senza confusione di ruoli e/o di appartenenza».

A parte l’incredibile attivismo di questi giorni Giuliante dovrà dimostrare, lui uomo che viene da An, di riuscire a definire scenari credibili per Forza Italia in Abruzzo, cercando di ricomporre un’unità che oggi sa più di facciata che di vera scelta politica in vista delle elezioni regionali.

Un recente tweet ben raffigura il momento politico:

Il sistema politico italiano è perfettamente #bipolare: la nascita del #Pd ha portato a quella del #Pdl; lo sfaldamento del Pdl porta a quello del Pd.

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