Confartigianato L’Aquila si dimette in blocco. Verso il fallimento, la maledizione Lombardo colpisce ancora

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Il 28 febbraio scorso ci sono state le dimissioni del Consiglio direttivo di Confartigianato L’Aquila. La conferma della notizia, di quelle che provocano una vera e propria bufera in città, arriva proprio dal presidente, Angelo Taffo. “Purtroppo la situazione prospettata dalla società di revisione incaricata della ricostruzione contabile per la certificazione del debito dell’associazione, ha confermato una posizione debitoria disastrosa. Non posso ancora comunicare la cifra esatta, ma parliamo di un debito che si avvicina al milione di euro”. “In settimana decideremo il da farsi”, dichiara Taffo, anche se la strada è segnata: “portare i libri contabili in Tribunale, cosa anomala per una associazione che non potrebbe fallire, ma la nostra ha la partita Iva e, secondo passo, andare alla Confartigianato nazionale a Roma e decidere se costituirci parte civile contro la precedente gestione”.

I DEBITI DI CONFARTIGIANATO – E’ categorico, il presidente, nella conferma dei conti in rosso profondo in cui versa la Confartigianato L’Aquila. Non c’è pace per l’ente di categoria. Eppure era ben consapevole, Taffo,  delle difficoltà che avrebbe dovuto affrontare l’11 luglio 2012, quando fu eletto alla presidenza, alla presenza di un osservatore nazionale, dopo la chiacchierata gestione del suo predecessore, Luigi Lombardo. Allora, ad accelerare l’intenzione di inviare all’Aquila due osservatori sarebbe stata una lettera inviata da Michele Biallo, un artigiano aquilano, nel 2011, alla Confartigianato nazionale a Roma, che sollevava dubbi sulla gestione Lombardo. In particolare la mala gestione dei “fondi per il terremoto a sostegno degli artigiani”, donati proprio dall’associazione nazionale a favore degli iscritti terremotati. Circa 227mila euro che, secondo Biallo, non sarebbero “mai arrivati agli iscritti”. “La giunta esecutiva nazionale, con delibera del 10 novembre 2009, aveva consegnato al presidente della Federazione regionale Confartigianato Abruzzo, Angelo Taffo, la somma di 226.988,10 euro, conferendo allo stesso Taffo il mandato di gestore delle risorse per destinarle a progetti nell’interesse delle imprese e delle persone colpite dal sisma del 6 aprile 2009”. Un compito in realtà delegato da Taffo a Lombardo. Ma il loro utilizzo è diventato un mistero. E anche su questo Taffo vuole vederci chiaro.

La nuova dirigenza con la presidenza di Angelo Taffo aveva immediatamente deciso di avviare una due diligence per mettere nero su bianco i debiti di Confartigianato, nominando in seguito anche una professionista per una ricostruzione contabile a 360°, oltre alla società di revisione per la certificazione del debito. A febbraio del 2013 Taffo, in un’intervista, aveva smentito debiti, morosità e protesti denunciati in una lettera anonima contro la nuova gestione di Confartigianato. Pochi mesi dopo, nell’aprile 2013, arrivarono due avvisi di garanzia per omesso versamento di imposte dirette ed indirette per 70 mila euro circa, a Luigi Lombardo e Pio Fulvi, rispettivamente ex presidente e l’ex legale rappresentante della Confartigianato Abruzzo.

LE LETTERE ANONIME –  A parte le lettere anonime denunciate da Angelo Taffo, anche Luigi Lombardo denunciò più volte di essere stato oggetto di missive anonime infamanti sulla sua persona. Una del dicembre 2011, indirizzata agli artigiani associati a Confartigianato, fece scalpore per i toni intimidatori e minacciosi:

“Ci sono sacerdoti e suore di questa città che, conoscendo bene le mie sofferenze, stanno pregando con me affinché questi schifosi anonimi scrittori, sicuramente ispirati dal maligno, si possano convertire; ma qualora non si convertano, la nostra preghiera al Divino Incarnato, chiede che per Giustizia Divina, essi possano provare sulla loro carne e sulla carne della loro carne le mie sofferenze. Infatti la malattia di cui soffro è in forte aumento quindi non si tratta di una specie in via di estinzione, come scrivono gli anonimi vermi, ma di una specie in grande espansione, della quale presto potrebbero far parte loro e i loro figli”.

LO SPETTRO DI LUIGI LOMBARDO –Nel 1977 Lombardo, titolare di un’azienda di servizi alle imprese, era stato nominato Segretario provinciale della Confartigianato L’Aquila per diventarne, nel 2001, presidente provinciale per quasi 20 anni e una gestione praticamente ‘monarchica’. Nel 1989 viene nominato Console onorario della Repubblica di Malta presso la Repubblica di San Marino, carica che gli sarebbe però stata revocata nel 2011.

Lombardo tramite Confartigianato L’Aquila contribuì a creare importanti realtà a supporto dell’attività propriamente sindacale: Libera Cooperativa artigiana di Garanzia dell’Aquila srl, Consorzio di Garanzia Finart srl, Eurofin Spa (Finanziaria per l’artigianato), Artigianservice srl, Ceramiche San Berardino srl, Consorzio Cea, promotrice del Patronato Inapa (Istituto nazionale di Assistenza e Patronato per l’Artigianato), Consorzio ‘Noi Ricostruiamo L’Aquila’, Consorzio ‘Orgoglio Aquilano’, ‘Consorzio stabile Insieme per Ricostruire’, l’A. Consulting srl, Ipermedia Goup srl e Azienda Network srl.

Dal 2004 al 2006 Lombardo è stato vice presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, e nel 2011 presidente della Sezione regionale Albo Gestori ambientali, sotto la lente d’ingrandimento, nel 2011, per la denuncia di presunte irregolarità alla Corte dei Conti presentata dallo stesso Lombardo nel 2008.

Nell’aprile 2012 arriva la condanna definiva per usura per aver applicato tassi da usura ad alcuni prestiti erogati, come legale rappresentante della Eurofin spa, a un commerciante aquilano per circa 90mila euro. La condanna è stata a un anno e 6 mesi di reclusione e 4mila euro, oltre all’«l’incapacità di contrattare con la Pubblica amministrazione» per un anno.

IL VILLAGGIO BELVERDE  A PIZZOLI – Il 18 aprile 2009 Confartigianato L’Aquila inviò una richiesta all’allora Sindaco di Pizzoli per la realizzazione di 20 alloggi antisismici provvisori in legno da collocare a Marruci di Pizzoli, regolarmente autorizzati con ordinanza n. 22 del 21/04/2009 e destinati a personale iscritto a Confartigianato. Il contratto di affitto per l’utilizzo del terreno di 6.700 mq prevedeva la realizzazione di manufatti di 45 e 75 mq. Il neo sindaco Angela D’Andrea, con ordinanza n. 97 del 3/09/2010, a seguito di un’ordinanza di demolizione per quattro dei venti fabbricati e successivo progetto integrativo, ordinava una sanatoria provvisoria. Su questo villaggio è stata aperta un’inchiesta dalla Procura della Repubblica dell’Aquila per violazione delle norme edilizie ed è stato indagato un dirigente di Confartigianato L’Aquila.

RSA A SAN GIULIANO – Nel maggio 2012, sulla ricollocazione delle attività presenti ante terremoto a palazzo Ciccozzi, in via Indipendenza, ovvero la Artigian service srl e l’associazione Cardinale Innocenti onlus, la procura della Repubblica aveva aperto un’inchiesta per abuso edilizio. La zona scelta per la ricollocazione delle attività era San Giuliano, a due passi dalla Madonna Fore, in cui avrebbero dovuto trovare spazio studi privati di medici e un servizio di assistenza per anziani affetti da Alzhaimer. Nella richiesta, come si legge nel documento del Comune, si chiedeva di realizzare un complesso con 14 uffici, un centro congressi, due rispostigli “mentre in realtà si realizzavano 11 ambulatori, una reception e sei locali di servizio ponendo in essere una lottizzazione abusiva”. Il prossimo 14 marzo 2014, Luigi Lombardo (Presidente Associazione Cardinal Innocenti Onlus), Pio Fulvi (amministratore unico ArtigianService srl)  e Pierluigi D’Armi (proprietario del terreno), sono stati citati a giudizio dal Pm Fabio Picuti, titolare dell’inchiesta, nella realizzazione di “una struttura a forma di U ancorata su una platea di cemento in difformità a quanto indicato nella richiesta fatta al Comune”. D’Armi era titolare del terreno, Lombardo presidente dell’associazione Cardinale Innocenti, e Fulvi amministratore della Artigianservice. Il Comune dell’Aquila si è costituito parte civile (deliberazione G.C. 51 del 18.02.2014).

INCUBATORE DI IMPRESE A MONTICCHIO – L’allora presidente Lombardo nel parlare di un nuovo ‘programma etico’, annunciava, nel mese di ottobre 2011, la creazione di un incubatore di imprese (undici) all’interno di un capannone della stessa Confartigianato, realizzato dalla Taddei Spa, con un investimento di 2,3 milioni di euro e un indotto per circa 40 addetti, a Monticchio, nel nucleo industriale di Bazzano. Dopo molte peripezie economiche, Angelo Taffo dichiara oggi che, “dopo tre anni le questioni legate al pagamento del capannone alla Taddei sono state risolte e tutte le imprese si sono insediate”.

TRUFFA CORSI DI FORMAZIONE – E’ notizia di una settimana fa che da indagini dei carabinieri e della Guardia di finanza, coordinati dal sostituto procuratore Stefano Gallo, è stato accertato che i vertici della Confartigianato aquilana, per ottenere un contributo dalla Fondartigianato di Roma di oltre 200 mila euro, hanno contabilizzato false spese per organizzare numerosi corsi di formazione che, invece, si sono svolti solo parzialmente e, in alcuni casi, addirittura non sono mai esistiti. E’ stato disposto il sequestro preventivo di conti correnti bancari, beni mobili ed immobili sino all’equivalente dell’illecito profitto conseguito appartenenti a Luigi Lombardo e Pio Fulvi, gia’ presidente e amministratore delegato della Confartigianato L’Aquila e di tre imprenditori di cui due ternani e uno di Roma che hanno concorso, mediante rilascio di false fatture, con gli allora vertici della Confartigianato locale nell’organizzare dei corsi di formazione destinati alle maestranze da utilizzare nei cantieri della ricostruzione aquilana. Nove in totale le persone indagate tra le quali anche la figlia di Lombardo, Loredana.

Tanti quindi i problemi legati alla ventennale gestione ereditata dall’attuale Consiglio. Ora chi ha sbagliato deve pagare. E’ arrivata la resa dei conti, speriamo però non per i poveri artigiani.

L’Aquilablog.it, 10 marzo 2014

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