L’Aquila: A pensare male si fa peccato ma qualche volta (non) ci si azzecca

La gente mormora… chiacchiere, dicerie, cattiverie, fake news dell’ultima ora al Comune dell’Aquila. Oggi sono solo rumor ma se dovessero diventare qualcosa di più sarebbe imbarazzante, per quest’amministrazione, giustificare la nuova mossa per bypassare norme e regolamenti.
Udite, udite: una partecipata, interamente comunale, sarebbe in procinto di firmare una convenzione con il Comune per la mobilità di impiegati/dirigenti comunali da assorbire stabilmente in pianta organica. Il passaggio servirebbe poi a far nominare l’ipotetico impiegato/dirigente, “buono per tutte le stagioni”, quale Direttore generale, in barba a tutti e tutto, senza una preventiva selezione, né il rispetto della legge Severino, in spregio alle più elementari norme amministrative. Ma non si può fare e non lo dico io, ma la legge, ignorantia legis non excusat:
“È nullo, per violazione dell’articolo 18 del Dl 112/2008, il rapporto di lavoro a tempo indeterminato instaurato da una società, a totale partecipazione pubblica che svolge servizi locali, senza selezione a evidenza pubblica anche per quanto riguarda i requisiti della figura professionale da assumere”.
“Avendo l’articolo 18 del Dl 112/2008 natura imperativa, la violazione delle regole di reclutamento, secondo criteri di imparzialità e pubblicità stabiliti dall’articolo 35 del Dlgs 165/2001, comporta l’invalidità, come detto, non solo dell’assunzione, ma anche di regolamenti difformi da quei criteri”.
Speriamo che siano solo dicerie di chi vuole affossare la politica di questa maggioranza; non vorremmo arrivare a pensare a strategie volte a coltivare interessi personali all’ombra del bene pubblico perché meriterebbero ben più dell’indignazione popolare.
di Maria Cattini, Laquilablog.it
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