L’Aquila, Aeroporto dei Parchi: volere volare. Forse l’estate prossima
di Maria Cattini – Immaginate una stazione ferroviaria inaugurata senza alcuna certezza che di lì passerà mai un treno. Oppure- senza dover sforzare troppo la fantasia- una linea metropolitana di superficie realizzata senza prevedere i locomotori, le fermate o uno studio serio del numero dei passeggeri. Se riuscite a pensarci senza ridere o arrabbiarvi, avrete più o meno capito che cosa è, ad oggi, l’Aeroporto dei Parchi che tanto entusiasma l’Amministrazione comunale aquilana. Tanto da investire immediatamente altri 10 mila euro di soldi pubblici per il “marketing territoriale” di quella che, al momento, rimane una sagrestia nel deserto.
Infatti, per quello che ci è stato riferito oggi nel corso della tanto agognata presentazione alla conferenza stampa del primo esclusivissimo volo, meramente dimostrativo, previsto il prossimo 19 dicembre, tutti i cittadini sono liberi di sognare di “volere volare” senza alcun limite alla fantasia.
Ecco perché, nei loro interventi, ogni relatore (ben nove) ha potuto dar prova della propria creatività. Il proprietario del Golf Club, ad esempio, ha potuto liberamente ipotizzare voli riservati ai cultori della mazza e della buca. Invece, nel suo intervento benedicente, l’Arcivescovo D’Ercole, che di fantasia ne ha molta, colto provvidamente da una visione mistica, ci ha risparmiato sermoni sui rischi del turismo sessuale e si è limitato a immaginare voli per Medjugorje. Purtroppo nessuno aveva pensato a invitare anche qualche rappresentante dell’industria casearia locale. Ci avrebbe sicuramente spiegato che anche il mercato delle mozzarelle e delle caciotte potrebbe avere un grosso impulso da questa straordinaria infrastruttura, “importante volano per l’economia e il territorio”. L’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianfranco Giuliante, ci ha tenuto ad intervenire in rappresentanza della Regione Abruzzo, visto che il Presidente Chiodi si è guardato bene dal partecipare a questa incredibile kermesse sul volo pindarico. “I giornalisti scrivono senza informarsi, influenzati dal pre-giudizio, per questo non capiscono l’importanza strategica dell’Aeroporto dell’Aquila”, ha subito chiarito Giuliante, da politico esperto di infrastrutture.
Colti sul vivo, i giornalisti hanno allora provato ad informarsi facendo delle semplici domande.
“Quando si vola? Quali sono le destinazioni? Quali le compagnie aeree?”, hanno provato coraggiosamente a chiedere all’Amministratore della Xpress, Giuseppe Musarella.
“Noi siamo solo i gestori e come tale ci comportiamo. Non ci occupiamo dei voli, questi dipendono dalle compagnie aeree che vorranno investire. Questa sfida porterà grandi sacrifici sia per la nostra organizzazione che per le istituzioni che ci dovranno seguire in questo progetto”, ha risposto con la disarmante naturalezza che tutti conosciamo. “La programmazione dei voli- ha tenuto a precisare Musarella- arriverà, sempre che gli Enti pubblici siano disposti a finanziarli. Dobbiamo rendere appetibile L’Aquila alle compagnie interessate – ha continuato – anche perché è uno scalo che ha delle certificazioni limitate a un traffico territoriale. La vera svolta verrà dal Polo Fieristico che stiamo già progettando per un investimento di una nostra consociata per 1 milione e 800mila euro. E comunque- ha concluso- i nostri sforzi futuri sono concentrati per la summer”. Summer non nel senso di Donna, la famosa cantante statunitense degli anni ’70, ma più semplicemente la prossima estate. Comunque niente voli di linea per Milano e Firenze come precedentemente annunciato anche “perché non è ancora stato effettuato uno studio di settore tale da snocciolare numeri e proiezioni sulle possibilità concrete dell’aeroporto aquilano”. Quindi rimarranno deluse le persone che parteciparono al sondaggio del mese di giugno lanciato sul sito dell’Aeroporto dei Parchi, “dove vuoi volare?”. Compilando il questionario, c’era la possibilità di ottenere un buono sconto del 50% valido sull’acquisto del tuo volo, da utilizzare entro sei mesi (scaduti) dall’invio al destinatario.
Musarella ha tenuto a precisare anche la mission della XPress che “investirà quattro milioni e mezzo di euro a fronte di un contributo pubblico di 800mila euro”: “Esperienza venticinquennale negli aeroporti, assistenza a terra agli aerei, il 50% del fatturato di supporto alla compagnia di bandiera, presenti in 14 aeroporti italiani e in 4 esteri, con un fatturato di circa 7 milioni di euro. Siamo orgogliosi – ha puntualizzato – di essere una delle poche aziende specializzata nel trasporto dei materiali radioattivi e dei radiofarmaci”. E per sedare le polemiche ‘feroci’ ha voluto ricordare che le 60 assunzioni grazie al bando ‘Lavorare in Abruzzo3‘ non sono “assolutamente vincolanti per l’aeroporto” in quanto la certificazione è arrivata prima di questa opportunità lavorativa.
Forse per non commettere gaffe, l’Assessore all’Aviazione Emanuela Iorio ha letto il suo intervento, ascoltato attentamente anche da Giampaolo Arduini, colui che ha fortemente voluto questa operazione strategica per il Comune. Sembrava l’occasione ideale per approfittare di chiedere all’ex assessore del Comune dell’Aquila se sono vere le voci che lo vogliono candidato alle prossime elezioni regionali con un’inedita lista civica “Cattolici democratici di Centro Uniti per Forza L’Aquila Calcio in serie A”. Purtroppo Arduini, con la moderazione e la serenità che lo contraddistinguono, non mi ha permesso di porgergli la domanda e verificare le voci, informandomi solo che con me “chiarirà tutto nelle Aule più opportune quando e come vorrà lui” e rimproverandomi per aver ricordato ai cittadini l’ennesimo flop della candidatura dell’Aquila alle “universiadi del 2017”, anche questa da lui fortemente sostenuta.
Pazienza. Vorrà dire che la prossima volta che si recherà allo stadio a fare proseliti opportunamente ammantato da una bandiera rosso blu, saranno direttamente i tifosi a chiedergli notizie a riguardo. E casomai Arduini riuscirà a convincere anche loro dell’importanza strategica di un aeroporto senza aerei.
Lo slogan “Volere volare” funzionerebbe bene anche la domenica in curva, che credete?
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