L’Aquila, Primarie PD: per la Pezzopane il futuro di sicuro è rosa…

stefania pezzopane

di Maria Cattini, Linkiesta.it – Secondo i dati del Pd regionale questa volta hanno votato quasi 30.000 abruzzesi nei 220 seggi della regione: circa 8 mila nel Teramano, oltre 7.500 nel Chietino, 7 mila nell’Aquilano e 6.300 in Provincia di Pescara.  A livello nazionale almeno un milione di votanti, il dato di affluenza delle “Parlamentarie” del Pd, un terzo di quelli che votarono al primo turno delle Primarie per il leader della coalizione di centrosinistra.
Quindi un risultato non proprio eccezionale in termini di partecipazione ma dobbiamo considerare anche i tempi ristretti per l’organizzazione e il periodo natalizio.  In fatto di dichiarazioni entusiastiche, Stefania Pezzopane, vincitrice delle primarie in Provincia dell’Aquila, si loda e si sbroda. “Un risultato eccezionale che mi ripaga di tanto lavoro e dell’impegno di questi anni. Ho ottenuto a L’Aquila un risultato eccezionale, insieme a Giovanni Lolli, qualcuno lo ha simpaticamente definito voto “bulgaro” con seggi oltre il 90%. Per la prima volta una donna dell’Aquila espressione del mio partito può andare in Parlamento e in più, non in ragione di nomine dall’alto o di accordi sottobanco ma per volontà degli elettori. Ora il mio massimo impegno sarà per far vincere Bersani ed il Pd e portare in Parlamento anche Giovanni Lolli e non solo.”
Se è vero che la Pezzopane è stata la donna più votata in Abruzzo con 3.159 voti e seconda solo al senatore Giovanni Legnini con 3.570 voti, dimentica di essere già stata  bocciata prima, come assessore della giunta Falconio, subito ripescata dal partito affidandole il ruolo di vice presidente del Consiglio regionale che spetta alle opposizioni, durante il Governo Pace.  Poi clamorosamente bocciata al suo secondo mandato in Provincia,  ma nonostante ciò il Partito l’ha promossa nominandola assessore esterno pluripotenziale al Comune dell’Aquila. D’altronde anche Stefania tiene famiglia e lasciarla disoccupata co’ sta crisi…
Oggi, con l’exploit de L’Aquila che straccia Pescara (!), riesce finalmente ad ottenere la sua candidatura, che in realtà è già il suo scranno in Parlamento. E ci va con il 4% dei voti presi alle elezioni provinciali del 2010. Così, ad oggi, per entrare in Parlamento, bastano mediamente 3000/3500 voti alle Primarie, grazie al tanto odiato (a parole) Porcellum. Ma intanto il Pd e Sel almeno le Primarie le hanno fatte.
In realtà, dai commenti a bocce ferme, ci sono tanti mal di pancia sulle prossime liste che verranno fuori con i risultati definitivi e ufficiali delle primarie. C’è anche chi parla, sottovoce, di “primarie porcellum”, come la legge elettorale, vista la mancanza di criterio obiettivo nell’assegnazione delle deroghe, oltre ai mugugni sulla quota riservata alla direzione nazionale per i bersaniani doc, che molti giudicano oligarchica. Ma c’è anche chi riconosce a queste Primarie il tentativo di attuare una sorta di democrazia interna per evitare che le candidature fossero scelte da un ristretto gruppo di dirigenti a Roma, così come l’impegno di portare più donne in Parlamento. E tra queste Stefania Pezzopane che prepara le valigie per una nuova avventura a Roma.
Per lei il futuro, di sicuro, è rosa…

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