Concorso di idee!

rotonda

Ho notato, con sommo stupore, che la Commissione comunale di Toponomastica ha voluto scrollarsi di dosso il pesante fardello della intitolazione di strade e piazze a personaggi locali, regionali e nazionali che, nel corso della loro impegnativa vita, hanno valorizzato, illustrato e divulgato i valori culturali della città e del Paese.

È stato un passaggio assai brusco ed inaspettato, visto che la stessa Commissione è andata sempre alla ricerca, con caparbietà, di uomini, avvenimenti e circostanze che hanno caratterizzato la nostra vita.

Forse sono stati gli innumerevoli movimenti tellurici che hanno scosso l’intera Commissione. Deve essere stato uno scossone tremendo per spostare l’asse dai grandi della storia, della geografia, della musica, della poesia, della narrativa, della musica classica e operistica, verso interessi più frivoli dalla musica rap, alla cronaca rosa, allo spettacolo (via De Andrè, via Anna Magnani, via Lucio Battisti, via Mia Martini e così via).

Ho avuto l’impressione che il cambiamento di tendenza abbia voluto rappresentare una specie di distacco dalle tradizioni di una città d’arte in maniera ironica, meglio ancora satirica. “La satira è una sorta di specchio, dove gli osservatori in genere vedono le facce di tutti tranne la loro” diceva Jonathan Swift.

Questo modo di definire la satira mi ha fatto balenare nella mente due idee.

La prima riguarda proprio la Commissione di Toponomastica. Non posso addossare alla stessa tutta la responsabilità delle “satiriche” scelte perché, avendo solamente un mero compito consultivo, non può autonomamente decidere l’intitolazione di strade e piazze con arbitrio. I suggerimenti della Commissione, infatti, sono sottoposti al vaglio della Giunta municipale che può avallare i suggerimenti e farli propri, oppure può sovvertire d’autorità il lavoro della Commissione e decidere autonomamente di adottare provvedimenti diversi che, successivamente, sono ratificati dal Consiglio comunale.

Forse la definizione di Swift si adatta maggiormente ai componenti del “piccolo” parlamentino comunale, perché non dare a Cesare ciò che è di Cesare. Perciò, la seconda idea, perché non dare spazio e notorietà a chi ha avuto tanta perspicacia e tanto coraggio da sovvertire antiche abitudini per lanciare il Comune nel cosmo della modernità?
Come fare per realizzare questa bella idea? Gli spazi da denominare sono stati occupati tutti. Vicoli e violetti, slarghi e piazzette dei nuovi insediamenti, sono stati ormai tutti destinati. Un collegamento tra antico e moderno non guasterebbe! Alcuni spazi sono già disponibili. Altri sono in via di realizzazione. Forse ne dovranno essere costruiti ben “99” per mantenere la tradizione della nostra città: 99 piazze, chiese, fontane. Prima ancora che a qualcuno possa venire in mente di attribuire questi nuovi spazi a personaggi di secondo piano, negando ai consiglieri comunali, rappresentanti delle istituzioni pubbliche provinciali e regionali di lasciare almeno una “traccia” del loro operato attraverso l’apposizione di una targa che possa ricordare il loro passaggio su questa terra… Vorrei sollecitare la pubblica opinione ad intitolare ai “governanti” del nostro territorio regionale, a qualunque enti essi siano preposti, i cosiddetti “tondi” realizzati ed in corso di realizzazione sulle strade cittadine. Sono certa che la Giunta comunale sarà in grado di apportare, in tempo reale, una leggera variazione al Regolamento comunale, che prevede la decorrenza di almeno dieci anni dalla data di morte per l’intitolazione di uno spazio pubblico. Basterà aggiungere che tale vincolo non sussiste per la denominazione delle “rotatorie”, purché le stesse vengano intitolate a rappresentanti politici delle istituzioni pubbliche.

Naturalmente, sarà necessario seguire un certo criterio, attribuendo i “tondi” più importanti a quei personaggi che si sono maggiormente distinti nell’ultimo biennio per meriti, demeriti, strafalcioni, brutte figure, attenzioni e disattenzioni nella gestione della cosa pubblica.

Ai lettori vorrei fare una ultima raccomandazione: sulla scorta delle vostre indicazioni vorrei proporre l’intitolazione della “rotatoria” più insignificante, inutile, stretta e poco funzionale posta al bivio di Pile con la SS. 17 (Km. 32) al “tondo di mamma” più criticato dai cittadini.

Le vostre indicazioni dovranno pervenire entro e non oltre dieci giorni da oggi. Mi impegno formalmente ad aggiornare quotidianamente le scelte da voi indicate. Al termine dell’indagine provvederò a spedire alla Commissione di Toponomastica ed alla Giunta comunale i risultati acquisiti per l’adozione dei successivi adempimenti di competenza.

di Maria Cattini
[tratto da Gli Editoriali del Direttore - IlCapoluogo.it]

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