Tsa, resa dei conti: il vice presidente Innocenzo Chiacchio la prima testa a saltare
E’ il vice presidente Innocenzo Chiacchio la prima testa a saltare nella resa dei conti interna al Tsa. L’assemblea dei soci tornerà a breve a riunirsi e a deliberare questa decisione insieme alle nuove nomine del Tsa, propedeutiche al passaggio al nuovo Abruzzo Teatro. Sempre che il vice Presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, in caccia di nuove alleanze per le prossime elezioni, riesca a far approvare la legge entro il prossimo 18 dicembre.
In realtà, Chiacchio è solo il primo a pagare il nuovo riassetto interno che vuole Ezio Rainaldi confermato come Presidente Commissario e Antonio Massena come futuro direttore artistico- sempre che Chiodi sia d’accordo a eliminare Alessandro Preziosi- del nuovo Ente Teatrale che nascerà dalle ceneri del Tsa e dell’Uovo. Secondo le nostre fonti, infatti, il nuovo cda sarà composto da Aldolfo Paravano, vice presidente nominato dal Comune dell’Aquila, il consigliere provinciale Paolo Federico, e con i revisori Ettore Perrotti (presidente), Paolo Tempesta e Pierpaolo Visione. (m.c.)
Federico nel Cda, Alfonsi attacca Liris
“La nomina del consigliere provinciale Paolo Federico in seno al Cda del Teatro Stabile di L’Aquila nasce da un’indicazione personale dell’assessore provinciale Guido Liris e non è stata in alcun modo concordata con il gruppo consiliare di Forza Italia in Consiglio Provinciale”.
Lo rende noto Gianluca Alfonsi, capogruppo di FI in seno al consiglio provinciale: “L’assessore Liris, in quanto espressione di Forza Italia, è tenuto a confrontarsi con un gruppo che conta cinque consiglieri ed ha al proprio interno amministratori dei diversi territori della provincia, ognuno dei quali con un significativo patrimonio di rappresentanza, professionalità ed esperienza. Se poi Liris ritiene di non volersi più confrontare con il gruppo di Forza Italia, lo dica chiaramente e il gruppo da me presieduto – continua Alfonsi – ne prenderà serenamente atto. Quel che però non è tollerabile – conclude Alfonsi – è che si assumano iniziative personali che prevaricano e mortificano un gruppo consiliare importante come quello di Forza Italia per premiare logiche individualistiche che non possono essere consentite”. (m.c.)
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