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di Maria Cattini – Un dato di fatto è che l’Aeroporto dei Parchi sia attualmente una cattedrale nel deserto costruita con soldi pubblici, a dispetto della dicitura ‘scalo commerciale privato’. Se è vero che di incompiute a L’Aquila si potrebbe stilare una lunga lista (Stadio Acquasanta, Metropolitana, Centro polifunzionale di Paganica, ex Sercom), il costo totale del piccolo aeroporto di Preturo, autorizzato al solo volo a vista, inizia a diventare imbarazzante in considerazione del fatto che ancora non risulta operativo, se non per un paio di voli dimostrativi.
Dal 2009 ad oggi, l’unica cosa che ha veramente preso il volo da Preturo sono i milioni di euro di fondi pubblici investiti su di una struttura che si chiama aeroporto ma che, come si evince dalla lettura del business plan presentato dal gestore privato XPress, non sarà mai redditizia con il solo traffico aereo.
Mentre sono andati già in fumo 26 dei 60 nuovi posti di lavoro promessi- tutti facchini già licenziati, 16 dei quali ufficialmente per “non aver superato il periodo di prova”- la giunta comunale, con delibera n. 656 del 30/12/2013, ha approvato “il progetto preliminare per il potenziamento dell’Aeroporto dei Parchi e relative infrastrutture” per un importo complessivo di 2.807.000 euro derivanti dai Fas 2007-2013 linea III.2.2.a. Il progetto definitivo dovrà comunque passare il vaglio del Consiglio comunale per quanto necessario alla variazione urbanistica. Le opere fanno riferimento alla messa in sicurezza dello strip laterale; ad un intervento di regimazione delle acque, all’interramento delle luci della pista; alla realizzazione di un percorso di avvicinamento e sentiero di avvicinamento; installazione del sistema di radionavigazione per aeromobili. Le suddette opere saranno poi consegnate dal Comune, proprietario dello scalo, al gestore che dovrà provvedere alla manutenzione.
Se a queste ultime cifre aggiungiamo quelle spese sostenute fino ad ora per arrivare ad avere uno scalo dove tutto succede fuorché volare (2 milioni di fondi Cipe per le infrastrutture, gli investimenti per il G8, 197mila euro del finanziamento del Progetto “Air.net” , e gli 880 mila euro per l’assunzione di 60 persone con Lavorare in Abruzzo3 che potrebbero essere revocati), gli interrogativi iniziano a serpeggiare anche tra i più entusiasti.
Nell’ultimo consiglio comunale del 3 gennaio l’interrogazione del Consigliere comunale Ettore Di Cesare, sulla “Gestione Aeroporto dei Parchi” non si è tenuta per l’assenza per problemi personali dell’assessore con delega all’aeroporto, Emanuela Iorio. Oggetto, una dettagliata serie di spese che il Comune ha sostenuto, nonostante nella convenzione sottoscritta con Il Comune sia specificato che la “realizzazione delle opere avverrà sotto l’esclusiva responsabilità e a totale carico del Concessionario (società XPress, gestore dell’Aeroporto dei Parchi di Parchi, ndr)”.
Trentatremila euro per la fornitura delle apparecchiature di sicurezza e controllo passeggeri, quasi trentamila euro per incarichi professionali per “la verifica strutturale completa degli elementi portanti degli hangar”, 10mila euro per operazione di marketing territoriale legato all’inaugurazione. Il Comune dovrà quindi chiarire perché si sia fatto carico delle suddette spese che hanno impegnato l’amministrazione a sobbarcarsi ulteriori oneri che sarebbero dovuti essere a carico della X Press.
Dopo le dimissioni del Sindaco, con la prospettiva del commissariamento tra 20 giorni, chissà quanto tempo dovremo aspettare per avere delle risposte.