Emozioni Natalizie: Decorare o Sperimentare un Natale Semplice?

emozioni Natale

Il Contrasto di Emozioni durante il Periodo Natalizio

Gioia, Stress, Nostalgia: L’Altalena Emotiva delle Festività

Il Natale è un periodo di emozioni contrastanti, un’altalena che oscilla tra la gioia condivisa e l’ansia personale. Se da un lato, la festa evoca momenti di gioia, amore e condivisione, dall’altro può essere un periodo di stress, ansia e, per alcuni, di nostalgia.

Le Emozioni Negative: Stress, Lutti e Solitudine

Le ragioni di emozioni negative durante il Natale possono essere varie e profonde. Lo stress e l’ansia derivano spesso dai preparativi frenetici, le riunioni familiari possono portare tensione, e le aspettative sociali possono pesare. Inoltre, il periodo può essere difficile per coloro che hanno vissuto lutti o perdite, mentre per alcuni, la solitudine accentua il senso di isolamento in un periodo che celebra la connessione.

Il Rituale Natalizio: Decorare o Rinnovare?

Il Protagonista dell’8 Dicembre: L’Albero e i Suoi Segreti

L’arrivo di dicembre porta con sé la prospettiva inevitabile del rito natalizio: l’allestimento delle case con decorazioni e alberi luminosi. Tra gli italiani, c’è chi segue il partito dell’8 dicembre, chi aspetta l’ultimo momento utile, e chi, irriducibile, prolunga il periodo natalizio fino al 6 gennaio. L’albero diventa il protagonista, un simbolo di addobbi e tradizioni.

L’Addobbo e la Fatica: Un Dolce Paradosso

Il processo di decorazione, se amato dai bambini, diventa spesso faticoso per gli adulti.

Il vocabolario Treccani ci viene in aiuto per l’etimologia: dal francese antico “adober”: ovvero “crear cavaliere”, con ciò che ne consegue in termini di manti e di armi.

Per traslato si arriva al significato che attribuiamo oggi alla parola.

Ciò che tutti i bambini amano pazzamente, la festa ricca di luci e di oggettistica, si traduce quasi sempre per noi adulti in una bella fatica.

Aprire il famoso soppalco, o scendere in cantina, o salire in soffitta. Quindi recuperare la cassa con l’albero di plastica e tutto il resto. Montare, allestire, collocare le luci (che spesso si danneggiano o si fulminano da un anno all’altro, e chissà perché). Sistemare la scenografia, nascondere la cassa in vista della prossima, parallela fatica nei giorni dell’Epifania.

Cioè smontare, riordinare il tutto nella famosa cassa, richiuderla infine lì dove l’abbiamo presa.

Talvolta, nei frangenti meno felici, si rischia la lite domestica: chi si fa carico delle due operazioni? Chi si occupa della manovalanza natalizia?

Facili le discussioni tra coniugi, ma anche con i figli in area adolescenziale (i quali però, misteriosamente, pur non partecipando alle fatiche, spesso esigono il rispetto dei riti).

Una Proposta Contemplativa: Un Natale Senza Addobbi

Un Natale Semplice: La Bellezza nell’Essenziale

Dopo anni di stress post-pandemico e in un periodo di tristezza per le guerre in atto non sarebbe una cattiva idea proporre un Natale sabbatico. Una pausa dai preparativi, un’opportunità per riflettere sulla semplicità. Una candela rossa accesa nelle sere di fine anno diventa il simbolo di un Natale essenziale, lontano dalle luminarie e dai clamori. Un’occasione per risvegliare emozioni nascoste, spesso offuscate dall’eccesso di festeggiamenti.

Rinnovare il Significato dei Riti

La proposta non è solo di un Natale senza addobbi, ma di una riflessione più profonda sui riti. Sono ancora necessarie le decorazioni sfarzose o sono diventati orpelli? Rappresentano valori condivisi o sono solo tradizioni vuote? Un invito a riconsiderare il significato dietro le festività e a abbracciare un approccio più semplice e contemplativo.

Un Natale di Riflessione e Autenticità

Le emozioni del Natale sono varie, ma l’invito è a esplorare il significato autentico di questa festa. Decorare o no, la bellezza del Natale risiede nella sincerità delle emozioni e nella connessione con il vero spirito delle festività. Un Natale che rinnova il cuore, oltre che la casa.

Torna in alto