IL FATTO: Legnini favorito alla nomina all’#Antitrust

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“Mandare Legnini all’Antitrust significherebbe eliminare un concorrente forte, l’unico forse nel Pd con qualche possibilità di diventare presidente della Regione”: lo scrive oggi Ilaria Proietti su Il Fatto Quotidiano, rendendo di dominio pubblico i rumors sulle manovre di Palazzo romane che circolano da giorni e rivelando il vero motivo del misterioso silenzio dell’ex Presidente del CSM, Giovanni Legnini, su una possibile candidatura alla Presidenza della Regione Abruzzo.

“Il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato- spiega il Fatto Quotidiano- è scelto tra persone di notoria indipendenza che abbiano ricoperto incarichi istituzionali di grande responsabilità e rilievo. E da questo punto di vista il profilo di Giovanni Legnini parte avvantaggiato. Legnini, pur essendo tra i pochi esponenti dem nato politicamente nelle fila del Partito comunista, si è conquistato un profilo di indipendenza, nei quattro anni in cui ha fatto le veci di Sergio Mattarella a capo del Csm, che potrebbe rassicurare persino Silvio Berlusconi. Se non fosse stato impegnato al Csm fino allo scorso 24 settembre- si spiega nell’articolo- probabilmente non gli sarebbe sfuggita la nomina di Avvocato generale della Corte di giustizia europea per la quale Pitruzzella ha lasciato con un po’ di anticipo il mandato all’Antitrust. O l’indicazione per altri incarichi di assoluto prestigio su cui il Capo dello Stato, che di lui stima l’equilibrio e la capacità di mediazione, mette sempre l’ultima parola. Ma c’è di più: neppure è un mistero che M5S e Lega, alleati nel governo, ma in lizza alle urne, si stiano già mobilitando per le prossime campagne elettorali. A partire dall’Abruzzo dove si vota a febbraio. Mandare Legnini all’Antitrust significherebbe eliminare un concorrente forte, l’unico forse nel Pd con qualche possibilità di diventare presidente della Regione.”

Un’ottima notizia per la futura carriera di Legnini, quindi. Una pessima notizia per il Pd abruzzese che in lui riponeva le ultime speranze per non perdere la guida della Regione Abruzzo.

di Maria Cattini, Laquilablog, 18 ottobre 2018

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