L'Aquila: la zona rossa per il palcoscenico di Shakespeare

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di Maria Cattini, Linkiesta.it - Shakespeare a L'Aquila in una zona rossa che diventa palcoscenico a cielo aperto e torna a rivivere e a respirare "cultura". Impalcature, calcinacci, transenne, puntellamenti, sono diventati lo scenario ideale per rappresentare la guerra di Troia nelle tre sere di spettacolo che, dal 27 al 29, portano in scena  la rivisitazione di una delle commedie meno conosciute di Shakespeare, "Troilo e Cressida".  Il tema dominante è quello dell'identità, del recupero dei valori della memoria e della dignità di un popolo attraverso la straordinaria metafora delle rovinose circostanze dell'assedio di Troia ed insieme un atto di accusa ad ogni conflitto e alle funeste e laceranti conseguenze delle sfrenate passioni umane. Ed è proprio questa metafora il punto di contatto che la conduce alla situazione di stallo in cui si trova L'Aquila nel difficile cammino tra la voglia di normalità e l'incubo di venire risucchiati in una decadenza irreversibile.
Questo spettacolo - una rappresentazione itinerante da Piazza del teatro fino a Piazza San Silvestro passando attraverso il centro storico - è la conclusione di un progetto ambizioso che ha visto il coinvolgimento di 43 ragazzi provenienti da tutta Italia impegnati in un laboratorio che è durato quasi un mese.  Il tutto fortissimamente voluto da Alessandro Preziosi, direttore artistico del Teatro Stabile d'Abruzzo, che l' ha definita "una grande sfida" e inserito nell'ambito del progetto I cantieri dell’Immaginario, promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di L'Aquila e finanziato dal ministero per i Beni e le Attività Culturali.
L’allestimento di Troilo e Cressida nei luoghi del centro storico di L’Aquila colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 che lambiscono la "zona rossa" ha rappresentato una innovativa forma di spettacolarità, realizzata in combinazione con una attività laboratoriale in ogni singolo settore artistico del progetto. Nelle settimane di prove che hanno preceduto il debutto sono state molte le occasioni  di contatto con la cittadinanza che ha partecipato con prove aperte al pubblico e  il coinvolgimento di cittadini come attori e figuranti, nonché incontri seminariali con autori, collaboratori artistici ed interpreti.

“Mi piace sottolineare – afferma con soddisfazione Alessandro Preziosi, direttore del TSA – che gli artisti sono arrivati da tutta Italia per partecipare al “Troilo e Cressida”. Sono circa quaranta i giovani che qui a L’Aquila, in questo mese di luglio, stanno vivendo una esperienza formativa straordinaria.

Tutti i giorni, per tutto il giorno, i ragazzi lavorano con entusiasmo e determinazione con Andrea Baracco per la recitazione, con Luca Ventura per il movimento scenico, con Marta Crisolini Malatesta per le scenografie, con Silvia Polidori per i costumi e con Tommaso Mattei per la drammaturgia.

La scelta del testo è stata quasi obbligatoria: in Shakespeare c’è tutto. L’opera viaggia su un doppio binario: da un lato racconta la storia d’amore tra il figlio minore del re di Troia e la figlia di Calcante, dall’altro rappresenta un’analisi lucida e potente della guerra.

Questa nostra scommessa, di animare di arte, di teatro e di giovani le vie martoriate del centro storico di L’Aquila, credo sia stata vinta”.

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