L’Aquila, trasparenza: giallo in Comune per documenti che non vengono pubblicati
di Maria Cattini – Nella guerra in Comune tra i dirigenti ci si mette anche la mancata pubblicazione obbligatoria di atti, nonostante l’obbligo di trasparenza. La vicenda è ormai nota: uno degli avvocati dell’Avvocatura del Comune dell’Aquila, Antonio Orsini, ha presentato ricorso al Tar Abruzzo contro l’ente per cui lavora, per non aver ottenuto il ruolo di direttore del Centro servizi anziani ex Onpi, chiedendo anche il risarcimento dei danni.
Dalla richiesta di accesso agli atti dell’avvocato Orsini però arriva una sorpresa. Non c’è traccia della pubblicazione del decreto sindacale n. 53 del 4 aprile 2014, come dichiarato dagli stessi uffici competenti comunali preposti alla pubblicazione, nonostante l’obbligo di legge disposto dal D. Lgs. 33/2013 sulla Trasparenza della P.A: “da un riscontro effettuato, è risultato che il provvedimento in parola, non è mai stato trasmesso, in alcuna forma, agli uffici competenti per la pubblicazione di cui sopra”.
L’avvocato Orsini, nel suo ricorso al Tar, chiede l’annullamento del decreto n. 53 del 4 aprile 2014 con cui veniva disposta la proroga dell’incarico, dal 31 maggio 2014 al 31 dicembre 2014, di Direttore dell’Istituto Centro Servizi Anziani in favore di Patrizia Del Principe, con affidamento diretto e senza scorrere una graduatoria di concorso per dirigente amministrativo, già esistente, che lo vedeva al secondo posto, il primo utile per quel ruolo. Patrizia Del Principe è stata nominata Direttore dell’Istituto Centro Servizi Anziani con incarico dal 1 marzo 2014 al 31 maggio 2014 (affidamento diretto con decreto 39/2014) e, successivamente, con decreto sindacale n. 53 del 4 aprile, è stata disposta la ‘rettifica’ del termine di scadenza dell’incarico dirigenziale dal 31 maggio fino al 31 dicembre del 2014.
Nel proprio ricorso al Tar, l’avvocato Orsini, oltre ai due provvedimenti assunti senza fare ricorso alla graduatoria e con attribuzione diretta dell’incarico dirigenziale alla dottoressa Del Principe, rivendica anche la mancata applicazione del Regolamento Comunale che disciplina le modalità di accesso alla Dirigenza Amministrativa. Secondo il suddetto Regolamento, è richiesto il possesso di una laurea in giurisprudenza o equipollente e la Del Principe ne è sprovvista, essendo stata assunta dal Comune dell’Aquila nel 2002 come assistente sociale (Funzionario Assistente Sociale Coordinatore, contratto individuale del 25.02.2002). Per non parlare del requisito di esperienza lavorativa quinquennale per l’assunzione dell’incarico dirigenziale, requisito che la Del Principe non ha, come risulta dal decreto di nomina n. 39/2014, in cui si esplicita l’esperienza, “a partire dall’ottobre 2010”, ossia 3 anni e 6 mesi.
Dopo le minacce di Cialente di esposti contro i dirigenti del Comune, responsabili dei documenti che spariscono e del danno arrecato all’Ente, oggi arriva quest’altra gatta da pelare per il Sindaco. Ma, considerato che l’amministrazione comunale ha deciso di resistere davanti al tribunale amministrativo opponendosi alle richieste dello stesso Orsini, tutto si spera venga chiarito nelle sedi giudiziarie opportune. Anche la mancata pubblicazione obbligatoria di atti. Perché il problema è anche quello delle responsabilità.
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