Rivista scientifica Lancet: La pandemia poteva essere gestita meglio

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La rivista scientifica Lancet valuta la gestione globale della pandemia e tira le orecchie a più di qualcuno, sostenendo che si sarebbero potuti evitare milioni di morti.

Oltre 17 milioni di morti: è questo il prezzo che abbiamo dovuto pagare (e stiamo ancora pagando) per la cattiva gestione della pandemia da covid: è una dura sentenza quella emessa dal Lancet, che ha pubblicato un j'accuse contro governi e organizzazioni, rei – a suo dire − di aver reagito in modo troppo lento, troppo disorganizzato e troppo impreparato alla diffusione del coronavirus SARS-CoV-2. La relazione, elaborata da 28 esperti mondiali, passa in rassegna quello che è andato storto in questo biennio pandemico e cerca di capire che cosa si può migliorare in vista di future pandemie.

ORIGINI (ANCORA) INCERTE. Nonostante studi recenti sembravano aver posto fine al dilemma, il Lancet tiene innanzitutto a sottolineare che l'origine del coronavirus SARS-Cov-2 non è ancora chiara: salto di specie dal mercato di Wuhan o errore di laboratorio? Entrambe le ipotesi sono ancora sul tavolo, ed è importante che i dubbi vengano sciolti al più presto con ulteriori ricerche scientifiche.

LE RESPONSABILITÀ DELL'OMS… Il primo bersaglio delle critiche del Lancet è l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), accusata di avere agito in modo "troppo cauto e troppo lento" in diverse importanti questioni, come avvisare i cittadini della contagiosità del virus, dichiarare la covid un'emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale o sostenere l'uso delle mascherine riconoscendo la diffusione aerea del coronavirus.

... E DEI GOVERNI. Anche i governi vengono accusati dagli esperti di aver agito con eccessiva lentezza, con politiche inadeguate al contenimento della pandemia e misure sociali insufficienti a proteggere i più deboli. A ostacolare la gestione dell'emergenza sanitaria sono intervenuti anche la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni, l'incapacità dei governi di fornire consigli chiari e univoci e la diffusione di notizie false e bufale sui social media.

CONSIGLI PER IL FUTURO. Dopo aver messo in chiaro che cosa non ha funzionato negli ultimi due anni, il Lancet fa il punto su cosa fare per superare l'attuale emergenza sanitaria e prepararsi ad affrontare la prossima. Innanzitutto, sottolinea, «sono necessari sforzi globali coordinati per porre fine alla pandemia da covid in modo equo e rapido».

La parola chiave per il futuro è cooperazione: il ruolo dell'Oms dev'essere rafforzato e l'organizzazione deve ricevere il supporto della comunità globale. Per evitare futuri salti di specie (o spillover) naturali è necessario regolare il commercio di animali domestici e selvatici; per evitare errori di laboratorio, l'Oms deve rafforzare i controlli in merito alla biosicurezza nei laboratori dove si studiano patogeni pericolosi.

Infine, è fondamentale che ogni Paese abbia un piano prepandemico valido (al momento pare che non sia proprio così) e che rinforzi i sistemi sanitari esistenti.

LA RISPOSTA DELL'OMS. Il report ha fatto storcere il naso all'Oms, che ha pubblicato un comunicato di risposta nel quale sottolinea che il resoconto del Lancet contiene «diverse omissioni chiave e malinterpretazioni». Dal canto suo, l'organizzazione sostiene di aver agito al meglio delle proprie possibilità, aggiornando le strategie in base all'evoluzione e alle nuove scoperte sul virus e indicando ai Paesi la migliore via da seguire.

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Nel mondo sono stati registrati finora oltre 617 (+618.00) milioni di casi e 6,54 (+2.439) milioni morti per Covid. E' il bilancio aggiornato della Johns Hopkins University.

 

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