Abruzzo, M5S: l’addio di Lucifero

Questa mia nota non vuole essere uno sfogo, bensì una comunicazione di servizio per coloro che fino ad oggi si sono riferiti a me come uno degli attivisti locali del M5S.

Ringraziando per l’edificante esperienza, che mi ha permesso di osservare ed interpretare fenomeni socio politici e antropologici che altrimenti sarebbero stati di difficile lettura, ma anche di conoscere persone genuine e di qualità (e anche il contrario) saluto l’attuale M5S, nel quale ho incessantemente militato negli scorsi due anni e al quale sono convinto di aver prestato un fruttuoso servizio. Insistendo nel credere che nel movimento risieda il seme perfettibile di futuri meccanismi politici, ma allo stesso tempo nella piena convinzione che il profondo abisso culturale (prima che politico) nel quale il nostro paese, il movimento stesso, e forse l’umanità tutta, è sprofondata non sia colmabile con dinamiche superficiali, semplicistiche e primitive rispetto ad un progetto forse troppo evoluto (il non statuto, troppo spesso vilipeso, tradito e personalisticamente – usando un opportuno neologismo -interpretato) per l’attuale tessuto socio culturale.

Le eccessive dicotomie emerse nelle dinamiche tanto personali quanto collettive, escludono (per quanto riguarda me, e me solo) la possibilità di una soddisfacente, coerente e serena militanza. Non per questo rinnego il mio operato in quanto fondatore del gruppo di Francavilla, al quale va un abbraccio sentito e affettuoso con l’augurio di operare con forza e determinazione per il bene comune. Continuerò la mia azione civile in ambiti più raccolti (come d’altronde ho sempre fatto), senza escludere alcun coinvolgimento che riterrò aderente ai principi di onestà, coerenza e soprattutto finalizzato al miglioramento nella gestione della cosa pubblica, e allo sforzo teso a costruire un sano futuro per la nostra progenie.

Antonio Lucifero

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