Israele, con una nuova legge chiunque può essere definito “terrorista”

Parlamento Israele terrorista

La legge, approvata dal Parlamento in Israele (la Knesset), introduce nuovi criteri per designare individui come “agenti terroristici”, anche se non sono membri di organizzazioni formalmente considerate terroristiche.

Secondo la nuova legge, il Ministro della Difesa, in accordo con il Ministro della Giustizia, ha l’autorità di aggiungere organizzazioni e individui alla lista dei terroristi. Prima, era necessario che un’entità internazionale qualificata designasse una persona come agente terrorista. La legge amplia anche la definizione di “agente terroristico” per includere finanziatori e fornitori di equipaggiamento che non fanno parte di organizzazioni terroristiche formali.

Inoltre, la legge criminalizza il “consumo di materiale terroristico”, rendendo così possibile incriminare chiunque consulti materiale non gradito al governo. Chiunque visioni materiali associati alle persone e alle organizzazioni incluse nella lista dei terroristi rischia fino a un anno di prigione.

Il governo israeliano sostiene che questa legislazione è volta a prevenire il terrorismo dei cosiddetti “lupi solitari”, ovvero individui non affiliati a un’organizzazione terroristica che si radicano nell’ideologia estremista attraverso la consultazione di contenuti terroristici.

Tuttavia, questa legge è stata oggetto di critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani e delle minoranze. Alcuni politici hanno sollevato preoccupazioni riguardo all’applicazione confusa della legge e alla limitazione della libertà di informazione.

Con questa nuova legge, Israele mette potenzialmente nel mirino milioni di palestinesi e migliaia di stranieri che lavorano per il popolo palestinese.

La nuova legge israeliana permette di definire chiunque come “terrorista” e criminalizza il pensiero, minando la libertà di informazione e di espressione.

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