Regione: il salvataggio di Abruzzo Engineering sulle spalle degli abruzzesi

consiglio colletta

Approda in Consiglio regionale domani, martedì 14 luglio, il progetto di legge a firma di Pierpaolo Pietrucci (Pd), recante: “Disposizioni riguardanti Abruzzo Engineering S.C.p.A”. Dopo che la società era stata posta in liquidazione volontaria nel dicembre del 2010 con un presunto deficit di 19 milioni di euro, arriva il tentativo di salvataggio in extremis del centro-sinistra per 160 impiegati, 9 dirigenti amministrativi e 1 direttore, per un costo annuo di personale che si aggira sui 3 milioni di euro, con una parte consistente dei dipendenti oggi impegnati nella Ricostruzione post-sisma dell’Aquila. Con questo progetto di legge il centro sinistra propone un intervento finanziario urgente e straordinario, a fronte di una variazione al bilancio di previsione, per definire il contezioso legale a carico della Regione Abruzzo inerente le attività della società partecipata “Abruzzo Engineering S.C.p.A.”. L’importo, pari ad 4 milioni e mezzo di euro, è finalizzato ad acquisire la quota di capitale sociale pari al 30% di Abruzzo Engineering posseduta da Selex Se.Ma. S.p.A., in modo da garantire il riconoscimento della compagine quale società in house della Regione ed in quanto tale possibile affidataria diretta, in futuro, di servizi e prestazioni.

Abruzzo Engineering S.C.p.A. è la società mista pubblico-privata creata nel 2006 con delibera di Giunta Regionale n. 1152 del 26 ottobre 2006 (Regione Abruzzo per una quota pari al 60% del capitale sociale, Selex Se.Ma S.p.A. per una quota pari al 30% del capitale sociale e Provincia di L’Aquila per una quota pari al 10% del capitale sociale), un protocollo di intesa siglato dall’allora Presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, dal Presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, dalla Presidente della Provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane, con lo scopo di portare la banda larga in tutto Abruzzo per la riduzione del digital divide. In realtà AE è rimasta senza affidamenti di attività a copertura dei propri costi del personale da parte della Regione Abruzzo per quasi tre anni (da metà 2008 fino a tutto il 2010), accumulando una perdita pari a circa 25 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2010. E su tutto pesa il pesantissimo contenzioso aperto da Selex Se.Ma. S.p.A. per quasi 40 milioni di euro.

Nonostante la messa in liquidazione dal 2010, la Giunta Regionale, con delibera n. 122 del 17 febbraio 2015, dietro proposta del Presidente Luciano D’Alfonso, ha manifestato la volontà di conferire nuovo impulso ad Abruzzo Engineering S.C.p.A., approvando una delibera che “manifesta la volontà della Regione Abruzzo di conferire un nuovo impulso all’Abruzzo Engineering S.C.p.a., rilevando la quota capitale sociale posseduta da Selex Se.Ma. S.p.a. per procedere successivamente all’affidamento diretto di servizi e prestazioni, secondo quanto previsto dall’art. 11 della L.R. n. 34/2007 e s.m.i. e nel rispetto dei principi fissati dagli Organi Comunitari preposti alla tutela della libera concorrenza e del mercato“.

Dalle «grosse potenzialità» per la società intraviste da Luciano D’Alfonso, a «un inutile carrozzone fonte di troppe spese», giudizio secco dell’ex presidente della giunta di centrodestra, Gianni Chiodi, ce ne passa. Di sicuro l’obiettivo fallito della banda larga e i costi stratosferici accumulati negli anni che costeranno milioni di euro alla collettività abruzzese per il salvataggio, vanno a sommarsi alle incognite di una scelta politica che potrebbe costare cara al Governatore. Quasi 200 persone che saranno stabilizzate in Regione senza concorso mentre ancora non si conosce il futuro dei dipendenti delle Province, e le incognite sia della Commissione Europea con la creazione di un nuovo ente strumentale e del Governo per il rispetto della Finanziaria, potrebbero diventare un incubo per questo governo.

Speriamo che D’Alfonso non faccia la fine di Luigi XVI che il 14 luglio scrisse sul suo diario “Oggi niente di nuovo”.

Laquilablog.it, 13 luglio 2015

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