Le coccole e carezze di D’Alfonso convincono Pietrucci: “chiusura punti nascita è questione complessa”.

pietrucci

“La vicenda dei punti nascita e della loro chiusura è una questione complessa da gestire”: questa è la conclusione alla quale è giunto il consigliere regionale del PD, Pierpaolo Pietrucci, dopo che il Presidente D’Alfonso è riuscito a far magicamente sparire dall’Aula la tanto attesa risoluzione di maggioranza. Un testo al quale avevano lavorato alacremente, per quasi una settimana, i Consiglieri Sandro Mariani (PD), Maurizio Di Nicola (CD), Lucrezio Paolini (IdV), Lorenzo Berardinetti (RF), Luciano Monticelli (PD), l’Assessore regionale Mario Mazzocca oltre allo stesso Pietruccci.
Nel corso della seduta del Consiglio regionale di ieri, prima del colpo di scena della “volatilizzazione” della risoluzione, non erano passate inosservate le particolari coccole e carezze che D’Alfonso aveva riservato al democrat Pietrucci. Dopo le polemiche della scorsa settimana, infatti, era stato proprio Pietrucci a metterci la faccia, diramando alla stampa una nota per rassicurare gli abruzzesi ( e in particolare i sindaci di Sulmona, Ortona, Atri e Penne) che proprio nel corso di quest’ultimo  Consiglio regionale sarebbe stata “presentata una nuova risoluzione della maggioranza sul tema del riordino dei punti nascita. Una vicenda così complessa e delicata- spiegava anche allora Pietrucci – ha bisogno di una riflessione particolarmente accurata che i firmatari della risoluzione porteranno all’attenzione dell’Aula consiliare, partendo dalle esigenze dei Sindaci e dei territori, ed evitando inutili e dannose strumentalizzazioni.”

Ed invece ieri, nel giro di pochi minuti, la tanto faticata risoluzione è stata vaporizzata dal Presidente D’Alfonso. Per di più, il ritiro della risoluzione è stato annunciato in anteprima alla stampa dai Consiglieri del M5S, esponendo a polemiche e imbarazzi il giovane Pietrucci che, questa mattina all’alba, ha cercato di chiarire la vicenda con un nuovo comunicato stampa.
“Voglio smentire le voci che dipingono la maggioranza del Consiglio Regionale d’Abruzzo come incapace di parlare anche a se stessa,”, ha scritto Pietrucci tornando poi ad assicurare gli abruzzesi che il Governatore D’Alfonso sta continuando a lavorare per trovare “una soluzione che non può prescindere dalla particolarità orografica e dalla complessità delle nostre aree interne e che quindi non faccia parti uguali fra diseguali in Abruzzo.”

Dopo questo rinnovato e imprescindibile impegno contro l’asimmetria sociale, non vorremmo che anche la vicenda dei Punti Nascita finisca come l’ormai famosa guerra di Big Luciano agli UFO in Adriatico e gli abruzzesi, alla fine,  saranno costretti a far partorire i loro bambini in Croazia. (m.c.)

L’INTERVENTO DI FEBBO (FI): “SITUAZIONE INCREDIBILE”

Anche  il Consigliere regionale di Forza Italia e Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo torna oggi a intervenire sulla vicenda della chiusura dei punti nascita degli ospedali di Sulmona, Ortona, Atri e Penne. “Quello che sta avvenendo intorno alla questione dei punti nascita ha davvero dell’incredibile – sottolinea Febbo – come è assurdo il comportamento del Presidente D’Alfonso e della sua maggioranza. Lo stesso D’Alfonso, durante il Consiglio regionale, ha annunciato un incontro con il Ministro Lorenzin per discutere di possibili deroghe alla chiusura, in particolare per una città che ha nel cuore e che ieri ha visto ancora una volta il sindaco in prima fila. Una dichiarazione d’amore rivolta chiaramente a Sulmona e questo non può essere accettato visto che ci sono altre 3 importanti centri della nostra regione, Ortona, Atri e Penne, che attendono con il fiato sospeso. Avremmo preferito ascoltare il Presidente della Regione dichiarare il suo affetto, e con esso una dichiarazione di intenti, per tutte le città coinvolte e senza nessuna preferenza. Sono assolutamente condivisibili le motivazioni, soprattutto orografiche – prosegue Febbo – alla base della richiesta di deroga per Sulmona, ma sono altrettanto forti quelle che potrebbero evitare le chiusure di Ortona (che ha superato la soglia dei 500 parti, come da numeri certificati, e possiede alti standard in termini di sicurezza e qualità del servizio offerto). Le questioni orografiche, tra l’altro, valgono anche per Atri e Penne, senza considerare che le chiusure di questi Punti nascita causerebbero un preoccupante ingolfamento di ospedali come Chieti e Pescara. Su Ortona però – sottolinea Febbo – ci sono delle responsabilità del Sindaco rispetto all’assenza dai tavoli istituzionali e per non essere riuscito a coinvolgere il territorio come ha fatto invece il suo collega di Sulmona. Quella di D’Alfonso al termine della seduta di lunedì può essere classificata come la classica boutade di chi ci ha abituato ad annunci di ogni tipo. Questa volta, però, ha cambiato strategia, annunciando che sarà lui stesso ad andare a Roma. Ma è la stessa maggioranza di centrosinistra ad allinearsi al suo Presidente e proprio per il Consiglio di ieri aveva annunciato ufficialmente, con tanto di comunicati stampa interforze, l’arrivo in aula di una nuova risoluzione sui punti nascita. Ovviamente ciò non è avvenuto, forse a causa delle varie correnti interne: da un lato il tandem Commissario ad acta – Assessore alla Sanità e dall’altro alcuni Consiglieri, rappresentanti dei vari territori coinvolti, che premono per una sospensione del decreto”.

Laquilablog, 17 marzo 2015

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