Straordinario successo di Riga in Cina: grazie all’imprenditore tessile cinese Xu Quilin. Presto L’Aquila come Prato?
di Maria Cattini - La “mission impossibile” del Comune dell’Aquila, coperta dal massimo riserbo, si è conclusa con uno straordinario successo: la firma “dell’accordo di programma per il gemellaggio con la città si Chuzhou”. A garantirlo oggi, nel corso di una conferenza stampa, è proprio il vice sindaco Roberto Riga, la Mata Hari aquilana, che ha guidato la task force del Comune fino ai piedi della Grande Muraglia. Ma Riga ha fatto altre clamorose rivelazioni.
“Il tutto è stato possibile grazie a Xu QiuLin, in italiano conosciuto come Giulini– ha rivelato Riga- un grande imprenditore cinese che si è stabilito a Prato circa 20 anni fa e ora si occupa del made in Italy in Cina”.
Sembra di capire, quindi, che L’Aquila presto avrà un rilancio industriale grazie alla Cina, proprio come Xu QiuLin ha rilanciato il mercato industriale tessile a Prato. E forse proprio la concomitanza del viaggio della delegazione del Comune, con Xu QiuLin come “aggancio”, ha consigliato a Massimo Cialente di mantenere top secret i dettagli della missione. Finalmente oggi, che tutti cinesi morti nel rogo sono stati sepolti e la notizia non è più nelle prime pagine dei quotidiani nazionali, è stato possibile conoscere tutti i particolari.
“Prima di concludere qualsiasi accordo commerciale,- ha spiegato Riga ad Abruzzoweb – è stato necessario compiere il primo step di accordi istituzionali, perché in Cina ogni cosa passa prima per le istituzioni”.
Nella stessa cittadina di Chuzhou presto sarà completato il maxi centro commerciale “I principi d’Italia”, nel distretto della stessa cittadina, che ospiterà gli stand espositivi del Made in Italy e del made in Abruzzo.
E’ proprio per questo che il presidente della Fondazione Carispaq, già assessore del Comune dell’Aquila, Marco Fanfani, ha deciso di sponsorizzare con i soldi della Fondazione il viaggio degli ex colleghi, supportando viaggio, costi e spostamenti del gruppo, composto dallo stesso vicesindaco, da Michela Santoro, ufficio stampa del Comune che ha seguito la parte amministrativa degli accordi, Maurizio Capri, consigliere delegato per i gemellaggi, Agostino del Re, vicepresidente della Camera di commercio della Cna dell’Aquila e Mariano Calvisi, presidente regionale Cna settore agroalimentare.
Quindi nessun costo per i cittadini, sembra.
Rimarrà curioso sapere come si troveranno nel territorio aquilano le risorse naturali, prima ancora che economiche, per soddisfare la domanda del maxi centro commerciale “I principi d’Italia che, secondo il Sindaco Cialente, è valutata in 400 milioni di visitatori, i quali “potranno fare da volano all’economia aquilana e regionale con la valorizzazione di prodotti tipici come lo zafferano di Navelli, le lenticchie di Santo Stefano, ma anche i fagioli e i salumi”.
Dopo l’Aeroporto dei Parchi e i calabresi, in attesa dei magnati russi promessi da Giampaolo Arduini, quindi, pare che Cialente abbia già trovato un nuovo “volàno” al quale attaccarsi.
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