Nuovo Governo Renzi, Cialente affonda anche l’ex Ministro Delrio

di Maria Cattini – Come anticipato questa mattina da Massimo Cialente, l’ex Ministro degli Affari regionali del Governo Letta, il renziano Graziano Delrio, sarebbe stato declassato a sottosegretario della Presidenza dei Ministri, lasciando il promesso Ministero dell’Economia  al “tecnico” Pier Carlo Padoan.

“Sto parlando con quelli che stanno formando il nuovo governo”- aveva svelato ad AbruzzoWeb il sindaco dell’Aquila-  Ho sentito Delrio, ci stiamo preoccupando di sistemare L’Aquila, probabilmente presso la presidenza del Consiglio. Questo è l’obiettivo che stavamo inseguendo, è chiaro che nel mio rientro (dalle dimissioni presentate dopo gli scandali giudiziari e gli attacchi mediatici, ndr) era considerato anche questo aspetto e avevo avuto rassicurazioni in tal senso”.

Leggendo le sue dichiarazioni, sembra quasi che Cialente voglia intendere di essere uno spin doctor del nuovo governo Renzi. Ovviamente non è così. Cialente ha dichiarato, sempre ad AbruzzoWeb, di vedere in Legnini, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, come il miglior referente politico per la ricostruzione e di auspicarsi una sua riconferma in quel ruolo. Al momento non si hanno notizie sul futuro di Legnini ma in quel ruolo da sottosegretario c’è finito proprio Delrio, al quale Cialente si era rivolto convinto che sarebbe diventato il prossimo Ministro dell’Economia al posto di Saccomanni. 
Delrio dovrà farsene una ragione. Ma almeno adesso potrà dedicarsi tutti i giorni a L’Aquila e a Cialente.

Il paradosso è che, a pochi minuti dalla consegna della lista dei ministri al presidente della Repubblica, le uniche poltrone a prova di bomba siano proprio quelle decise meno di un anno fa da Enrico Letta: Alfano al Viminale, Lupi ai Trasporti e Lorenzin alla Salute, la Bonino agli Esteri e Orlando all’Ambiente. Per giunta, con il passare delle ore, il governo che doveva essere politico è puntellato su due “supertecnici”, cioè Pier Carlo Padoan (presidente dell’Istat da un mese e ex vice direttore generale dell’Ocse) che sarà il prossimo ministro dell’Economia e Nicola Gratteri (pm anti-’ndrangheta) che sarà il ministro guardasigilli.

E poi, secondo fonti del Pd: Franceschini alla Cultura, Federica Guidi allo Sviluppo, Giuliano Poletti al Lavoro, Roberta Pinotti prima donna al ministero della Difesa, Gianluca Galletti (Udc) all’Agricoltura, Valeria Fedeli (Pd) alla Pubblica Amministrazione, Marianna Madia (Pd) alle Pari Opportunità, Federica Mogherini (Pd) agli Affari Europei, Maria Elena Boschi ai Rapporti con il Parlamento, Stefania Giannini (Scelta Civica) all’Istruzione.

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