Con PayPal pagate 10 euro anche se non usate il conto

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Qualche giorno fa PayPal ha annunciato nuove condizioni d’uso. I nuovi termini di servizio della piattaforma, che entreranno in vigore il 6 giugno 2022, parlano chiaro: i conti dei venditori e dei clienti privati che non usano PayPal da oltre 12 mesi saranno addebitati di 10 euro. Per i privati, la regola sarà attiva a partire dal 2023, mentre per i venditori si inizierà da ottobre di quest’anno. Per evitare un simile esproprio, è sufficiente che l’utente esegua l’accesso al proprio conto PayPal almeno una volta all’anno (non è necessario fare o ricevere transazioni).

Se non siete d’accordo con le nuove policy, dovrete chiudere il conto prima di tale data. Nelle nuove condizioni d’uso ci sono diverse novità importanti: il cambio di sede legale di PayPal che da Londra passerà al Lussemburgo. E ancora nuovi termini sugli acquisti degli NFT con un limite alle transizioni di 10.000 dollari oltre a variazioni per i conti business.

Ma la novità più rilevante per gli utenti comuni è sicuramente l’introduzione di una tariffa per inattività: se il conto PayPal non viene utilizzato per più di 12 mesi consecutivi, PayPal addebiterà una tariffa di 10 euro.

Precisiamo che per inattività si intende non solo non aver eseguito movimenti sul conto (accrediti, addebiti e pagamenti), ma anche non aver effettuato nemmeno l’accesso. In altre parole, vi basterà fare il login almeno una volta l’anno per non rischiare la tariffa per inattività.

Precisiamo che l’eventuale tariffa verrà prelevata direttamente dal saldo di PayPal, se presente, ma non ci sarà mai alcun addebito su eventuali conti correnti o carte associate all’account PayPal.

La tariffa verrà addebitata sui conti dei venditori da ottobre 2022 e sui conti personali da ottobre 2023.

Di seguito potete trovare l’elenco completo delle modifiche alle condizioni d’uso di PayPal, come riportate sul sito ufficiale. Per maggiori dettagli (tra cui le varie tariffe) vi rimandiamo al PDF per i consumatori e per i venditori.

A partire dal 6 maggio 2022, PayPal:

  • Modificherà il proprio programma Protezione vendite in modo da ampliare l’elenco degli articoli non idonei, che ora includerà taluni token non fungibili (NFT) associati a transazioni il cui importo sia superiore a 10.000 USD.
  • Modificherà le azioni che può intraprendere qualora l’utente svolga attività non consentite mediante la pubblicazione di contenuti illeciti tramite il sito web PayPal o l’utilizzo dei servizi PayPal.
  • Modificherà la sezione Reclami aggiungendo ulteriori informazioni relative ai reclami dei clienti.
  • Integrerà nelle Condizioni d’uso le condizioni principali dell’accordo sulle Informazioni importanti sui pagamenti e sul servizio, incluse le informazioni sull’entità PayPal che fornisce i servizi PayPal, informazioni generiche sul servizio e chiarimenti sulle comunicazioni, sulle condizioni e sulla risoluzione.
  • Specificherà che i consumatori hanno a disposizione 14 giorni per esercitare il proprio diritto di recesso dalle Condizioni d’uso.
  • Modificherà la legge applicabile dalla legge inglese alla legge del Lussemburgo e il foro competente dai tribunali inglesi ai tribunali del Lussemburgo per allinearsi alla sede di PayPal (Europe) S.à r.l. et Cie, S.C.A., banca registrata nel Lussemburgo.
  • Aggiungerà una nuova sezione per i titolari di conti Business in cui chiarirà che gli importi a loro dovuti da PayPal in relazione ai propri prodotti e servizi possono essere soggetti a revisione o svalutazione da parte di un’autorità di vigilanza o controllo. PayPal è tenuta a includere tale sezione in modo che le autorità pubbliche non debbano prestare supporto a istituti finanziari come PayPal nel caso in cui riscontrino difficoltà finanziarie.
  • Introdurrà una tariffa per inattività per i conti che siano risultati inattivi per almeno 12 mesi consecutivi. La tariffa inizierà a essere addebitata sui conti dei venditori da ottobre 2022 e sui conti personali da ottobre 2023.
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