Prorogato di 4 mesi l’accordo sul grano del Mar Nero

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Prorogato per altri 4 mesi (120 giorni) l’accordo internazionale sull’export di cereali e fertilizzanti russi e ucraini attraverso il Mar Nero in scadenza sabato 19 novembre. A dare la notizia è stata una fonte del governo turco, che ha mediato l’accordo per il prolungamento della “Black Sea Grain Initiative”. L’accordo sui cereali del Mar Nero tra Ucraina, Russia, Turchia e Nazioni Unite scadrà sabato 19 novembre.

Con il rinnovo dell’intesa è stato aggiunto come porto di partenza per le merci anche quello di Mykolaiv. I mercati internazionali già da qualche giorno puntavano decisamente sul rinnovo dell’accordo. Sul mercato europeo Euronext, i prezzi del grano tenero si sono attestati a 317 €/t, scendendo sui livelli di settembre. Analogo andamento per il mais che è tornato sulle quotazioni di agosto (306 €/t).

Cosa è successo finora

L’accordo, inizialmente concluso a luglio 2008, ha aperto le esportazioni di grano ucraino attraverso il Mar Nero per la prima volta da quando la Russia ha chiuso la navigazione alla fine di febbraio, quando ha lanciato un’invasione completa. Il risultato diplomatico più significativo dall’invasione, l’accordo, ha evitato un’incombente crisi alimentare globale, dati i ruoli massicci dell’Ucraina e della Russia nelle esportazioni di prodotti alimentari, in particolare per le nazioni in via di sviluppo.

Italia quarto importatore di cereali ucraini

Con il 9% di prodotti agricoli importati dall’Ucraina in quattro mesi, l’Italia è tra i Paesi che più hanno beneficiato dell’accordo Onu che ha sbloccato i flussi commerciali dai porti del Mar Nero. Dal 23 luglio scorso a oggi sono arrivate 157mila tonnellate di grano tenero (5% sul totale partito dai porti ucraini), 624mila tonnellate di mais (14%) e 46mila di olio di girasole (7%). Lo afferma il Centro Studi Divulga, che traccia il primo bilancio dei dati delle rotte dei prodotti agricoli partiti dai porti di Chornomorsk (41,4% del totale), Yuzhny (32,8%) e Odessa (25,9%) in questi 120 giorni dell’accordo tra Russia e Ucraina siglato lo scorso 22 luglio.

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