L'Aquila: il regalo di Natale per la XPress, 96mila euro di startup per "l'aeroporto che non c'è"
Arriva anche il regalo di Natale anche per la XPress. Sembra incredibile ma nonostante il sequestro di una parte dell'area aeroportuale e il divieto di volo da parte dell'Enac per un aeroporto che ha effettuato forse un paio di voli, è del 19 dicembre la determina 44, “Aeroporto dei Parchi di L'Aquila: impegno del contributo per lo start-up e l’innovazione dovuto alla Xpress”, che assegna ulteriori 96mila euro a favore della Società di gestione aeroportuale Xpress S.r.l. in qualità di mandataria rappresentante del R.T.I. Xpress s.r.l & Innovative Solution ltaly Consorzio, a fronte della Convenzione sottoscritta in data 10 luglio 2012 per la gestione ventennale dell'aeroporto dei Parchi.
"Il contratto all'art. 3, prevede che L'Ente concedente si impegni a versare un contributo di 196.000 euro, per lo start up, l'innovazione e tutte le opere di riqualificazione territoriale, al fine di accelerare e favorire le attività ed i progetti innovativi, a parziale copertura delle spese necessarie. L'utilizzo da parte del concessionario delle somme erogate a titolo di contributo, dovrà essere oggetto di specifico rendiconto all'Ente Concedente". Con determina n. 20 del 11/6/2014 è già stata liquidato alla Società di Gestione Xpress s.r.l. una anticipazione sul menzionato contributo per l'innovazione e lo start up, inerente la prima fase di gestione, di 100.000 euro.
E' di qualche giorno fa la campagna di comunicazione lanciata dalla Xpress "“Quando il pregiudizio offusca il giudizio” che ha riportato, Cicero pro domo sua, una serie di dati e cifre che sarebbero dietro l'investimento effettuato sullo scalo di Preturo. Il tutto chiaramente senza contraddittorio e con l'Amministrazione comunale silente, quasi intimorita dall'effetto di una colorata infografica. E il rendiconto? A poco sono valse le rivendicazioni dell'opposizione nel richiamare al senso di responsabilità l'azione della Giunta, con l'obiettivo della rescissione della convenzione con la XPress e la possibilità di adire alle vie legali, per un'operazione 'incompiuta' e gravosa economicamente per la collettività, che rimarrà negli annali della storia aquilana, ancora oggi si va avanti imperterriti. Tra Musarella che accusa la stampa di remare contro l'apertura dello scalo e il Sindaco che non sa più che pesci prendere e all'occorrenza tira fuori dal cilindro l'ipotesi Protezione Civile, l’unica cosa certa, ad oggi, che lo scalo è stato chiuso ai voli, una parte dello scalo è sotto sequestro e sono stati spesi un bel po’ di soldi pubblici per un’infrastruttura che non ha mai funzionato.
A noi non resta che aspettare fiduciosi l'azione della Corte di Conti che prima o poi arriverà.
L'Aquilablog, 11 gennaio 2015
Articoli correlati