Consiglio regionale: Bracco braccato dal Pavone D’Alfonso. Soppressione Punti nascita: il solito gioco delle parti della politica italiana

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E alla fine, dopo mesi di chiacchiere e corteggiamenti spudorati, Leandro Bracco, ultimo degli eletti del M5S in Consiglio regionale alle scorse elezioni, è finito col farsi braccare dal Pavone Luciano D’Alfonso. Uno spettacolo tanto ridicolo quanto tipico della politica italiana. Questa volta, a colpire particolarmente, è stato l’esiguo piatto di lenticchie per il quale il Consigliere del M5S ha venduto l’anima (politica) al Presidente della regione del PD: una non meglio definita “delega” alla Cultura.

All’inizio del Consiglio regionale di questa mattina, D’Alfonso ha preso immediatamente la parola per una questione da lui definita “urgente” e  ha lanciato la sua ‘proposta mefistofelica’, facendo leva sulla vanità del grillino Bracco, esaltando la sua preparazione e spiegando di averlo stimato nell’attività fin qui svolta. Poi, big Luciano, ridendo sotto i baffi, è stato a godersi lo spettacolo dello scambi di accuse tra i colleghi grillini in Aula. In un solo colpo, il Pavone è riuscito a distogliere l’attenzione dalle roventi polemiche sulle assunzioni familiari del Presidente del Consiglio Di Pangrazio- che rischiavano di regalare nuove sorprese in Aula- e a dare un duro colpo alla credibilità del Movimento 5 Stelle.

Per la Contabilità della ricostruzione post-terremoto dell’Aquila, il governatore ha invece fatto intuire che l’incarico potrebbe ricadere sul consigliere regionale di Forza Italia, Gianni Chiodi, ma in questo caso la risposta è stata un no secco.

«Mi chiedo: ma non è questo ciò che cittadini aborriscono di più? I cittadini non si indignano ogni volta che ci sono passaggi, cambi di casacca in cambio di incarichi? E noi ne parliamo qui in Consiglio regionale… Non è mai successo in nessuna parte di Italia» ha detto nella sua dura risposta l’ex Presidente Chiodi.

«Alla base non c’è una grossa intelligenza ma una grande spregiudicatezza, opportunismo», ha detto ancora Chiodi. Poi rivolgendosi a Bracco: «pensi veramente che D’Alfonso sia sciocco? Tu voterai contro e lui ti dà la delega? Pensi sia sciocco? D’Alfonso è intelligente. In alcuni casi si usa l’ipocrisia, qui manco l’ipocrisia si è usata. Si sdogana la volgarità. Presidente affronti queste cose ma non in Consiglio regionale».
Le critiche più feroci sono arrivate proprio dai colleghi di Bracco. Ha cominciato il grillino Mercante in Consiglio regionale parlando di «mercato delle vacche» per poi passare ad un avvertimento: «nel M5S non è prevista partecipazione bifronte. Se Bracco deciderà di passare in maggioranza avrà deciso di escludersi dal M5S. Non serve una riunione risponderà ai suoi elettori».

Nel primo pomeriggio i 5 Stelle in una nota hanno chiesto le dimissioni di Bracco: «quello che è per noi importante sottolineare è che da noi non è assolutamente contemplata la possibilità, come suggerito da Leandro Bracco, di far parte, contemporaneamente, della maggioranza e dell’opposizione, o, per meglio dire, di tenere un piede in due scarpe».

«Siamo veramente sbalorditi. È ormai diverso tempo che assistiamo al balletto tra Bracco e D’Alfonso, prima con la votazione favorevole alla risoluzione sull’indulto presentata dal Pd, poi con la vicenda dei Grandi Elettori ed oggi con la proposta definitiva di passare alla maggioranza».

«Essere del M5S non è facile», ha commentato invece Sara Marcozzi. «Ci sono delle regole e dei principi che vanno rispettati. Nessun personalismo, si decide in assemblea, si rispettano le decisioni del gruppo. Bisogna ricordarsi da dove si viene, rimanere con i piedi per terra. Essere del M5S non è facile e non tutti ne sono all’altezza».

Seduta straordinaria Punti nascita: solo chiacchiere e qualche distintivo.
Nel pomeriggio i lavori del Consiglio regionale sono proseguiti con, la molto attesa, seduta straordinaria sulla soppressione dei Punti Nascita voluta dal Presidente Luciano D’Alfonso. Si sono ascoltate tante chiacchiere con il solito gioco delle parti tra maggioranza e opposizione. La realtà, alla fine, è molto lontana dalla promessa elettorale di Luciano D’Alfonso di “fare coccole” ai cittadini abruzzesi fino a “portarli in braccio nei “presidi ospedalieri”. Al fine della seduta, al solito, nel mare di chiacchiere inutili, esercizi di retorica di bassa lega, i Consiglieri non sapevano neanche cosa andavano a votare. Il Presidente del Consiglio Di Pangrazio ha semplicemente chiesto all’Aula di votare un documento (in ogni modo inutile) che non è stato presentato nei termini del regolamento.
Dopo l’inevitabile nuovo scambio di accuse tra maggioranza e opposizione, la seduta è finita nel caos totale, con la bocciatura del testo originalmente proposto dai Consiglieri di opposizione di Forza Italia, senza che la maggioranza abbia potuto presentare un documento alternativo.
Per la serie: auguri e figli maschi a tutti gli abruzzesi!

AGGIORNAMENTO

Poche righe, come al solito, alla fine dell’ultimo post pubblicato sul blog di Beppe Grillo annunciano una sospensione dal MoVimento 5 Stelle per Leandro Bracco, consigliere regionale in Abruzzo. Bracco è uno dei cinque consiglieri eletti tra i grillini in regione.

Laquilablog.it, 10 marzo 2015

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