L’Aquila: Mala Ricostruzione, Madonna Fore, “i cessi” dello scandalo

Madonna Fore

di Maria Cattini – “Ci mancavano solo i cessi, ma questi usano la testa solo per spartire le recchie?!”
“Uno sfregio alla natura e alla vista del Santuario!”
“Un pugno in un occhio”
“Chi ha progettato e permesso questo orrore? Dov’è il cartello con le indicazioni sui lavori e sul nome del responsabile?”. “Ma come si può concepire un simile scempio?”. “Ma lì non ci sarebbero vincoli ambientali?”

Questi sono solo alcuni della centinaia di commenti con i quali gli aquilani hanno accolto i lavori in via di completamento per la costruzione dei nuovi servizi igienici della Madonna Fore. Commenti di cittadini indignati accompagnati da foto che stanno facendo rapidamente il giro del web. Tanto da finire anche sulla bacheca di FaceBook del Sindaco che, per il momento, non ha rilasciato nessun commento. L’importo dei lavori, come ormai sembra tradizione, rimane un mistero. Dal cartellone del cantiere si evince solo che il responsabile del procedimento è Geom. Carlo Bolino mentre il  progettista è il Geom. Roberto Tomei.

La Madonna Fore per gli aquilani- nel senso di chi vive L’Aquila e non di chi se ne riempie la bocca- è sempre stato un luogo dello spirito più che del corpo. Per molti solo un bellissimo posto da raggiungere a piedi nelle domeniche soleggiate. Per altri, per chi veramente lo ama, quel posto dell’anima dove andare, nei momenti più difficili che ognuno di noi è chiamato ad affrontare, per purificare lo spirito prima ancora che il corpo.

Non di questo avviso devo essere stati i tecnici e i progettisti del Comune che, intendendo la ricostruzione come un’opportunità per costruire e affidare appalti alla rinfusa, hanno pensato di creare uno spazio importante anche per i bisogni corporali, facendo sparire un vecchio fontanile (non bellissimo, in realtà, ma discreto ed integrato con l’ambiente circostante) e costruendo dei servizi igienici che sicuramente stonano con l’atmosfera spirituale che contraddistingue quel luogo. Eppure, come dimostrano le foto pubblicate dai cittadini inferociti, in passato, per rispondere alle esigenze del corpo, gli amministratori avevano dimostrato una sensibilità ben diversa e apprezzabile, costruendo un bagno esterno, ma in posto discreto e appartato. Non si poteva più semplicemente intervenire su quello?

In attesa di una risposta ufficiale del Sindaco, un cittadino, in uno dei tanti commenti apparsi su FB,  pensa di aver trovato uno dei colpevoli dello scempio:

“L’ Assessore ai Lavori Pubblici del Comune c’è ancora Moroni che dopo lo scempio di via Corrado IV adesso distrugge Madonna Fore. Fermiamolo e mandiamolo a casa”.

Laquilablog.it

Torna in alto