L’Aquila: nella casa delle associazioni, fondi pubblici e qualche interesse privato
di Maria Cattini – ‘Missione compiuta’: così il presidente Domenico Boiocchi ha annunciato qualche giorno fa il saldo del pagamento dei lavori per la costruzione del Centro Servizi Volontariato dell’Aquila. Un gran bel traguardo per il sociale in una città devastata dal terremoto, dove la casa della solidarietà è una risposta concreta al problema della disgregazione sociale post-sisma.
La struttura grigio-celeste di più di 1.500 mq si trova ai piedi dell’autostrada A24, nell’agglomerato di Pile, ed è composta da due corpi: la Casa del Volontariato e la Casa dell’Associazionismo. Entrambe costruite a un anno dal terremoto grazie a una generosa raccolta fondi di tante realtà che hanno sostenuto economicamente la realizzazione. Il progetto degli architetti Marino Bruno e Maria Chiara Specchio è stato realizzato dalla Taddei Spa in soli undici mesi, su un terreno di 3.968 mq convertito a “zona polivalente per servizi” di proprietà del Consorzio per lo Sviluppo Industriale. Il complesso è stato inaugurato il 6 luglio 2011. Non appena sarà possibile ottenere dal Comune la conclusione dell’iter normativo per il superamento dello status di agibilità provvisoria, i locali diventeranno finalmente di proprietà delle associazioni che ne hanno già pagato l’acquisto. Un passaggio fondamentale, quindi, per completare tutte le formalità di proprietà.
Il costo totale delle due strutture è stato di due milioni e 570 mila euro. “L’opera è stata interamente pagata al costruttore, attraverso la raccolta fondi, il denaro delle associazioni e un mutuo di 500 mila euro con Banca Etica, che graverà per 20 anni esclusivamente sul Csv.” – afferma con orgoglio Concetta Trecco, direttore del Csv.
La raccolta fondi per la Casa del Volontariato ha fruttato un totale di 1.360.850 euro. Hanno partecipato: la Rete dei Csv di tutta Italia che ha raccolto 68.773 euro; Banca Etica che ha raccolto donazioni private per 171.987 euro; il Gruppo editoriale Vita – Philip Morris 318.951 euro; la Fondazione Round Table Italia, 104.400 euro; la Compagnia di Gesù 64.850 euro; la Banca d’Italia (filiale L’Aquila) 120.000 euro; i dipendenti del Comune di Pescara 40.495 euro; il Ministero del Lavoro, Osservatorio per il Volontariato 24.000 euro e la Fondazione Carispaq, gestendo la raccolta della Fondazione Acri, 450.000 euro.
Le attività del Centro Servizi Volontariato riguardano circa 4.000 presenze mensili e raccolgono fino a 180 diverse realtà (enti pubblici e privati, associazioni no profit, comitati e partiti politici, ordini professionali) che utilizzano i locali di Pile, diventati ormai un punto di riferimento per il mondo del sociale.
La Casa del Volontariato, di 850 mq, ospita gli uffici del Csv, la foresteria con 15 posti letto, una sala polifunzionale da 96 posti a sedere, un centro di documentazione, sale per attività formative e associazioni.
L’attigua Casa dell’Associazionismo, costata 706.879 euro, occupa circa 680 mq ed è sede di quelle associazioni che hanno acquistato i locali a proprie spese, al prezzo di 1.320 euro al mq. Per realizzare l’acquisto è stata formata una ATS (Associazione temporanea di scopo) ancora esistente, composta dal Csv, in veste di capofila, e dalle associazioni interessate. Le associazioni, che sono in attesa di stipula del contratto per diventare proprietarie effettive degli spazi che occupano, sono: Arci (58mq al costo di 76.560), Auser Prov.le (40mq al costo di 52.800), 180 Amici e Avulss (40mq al costo di 52.800), Centro Studi Gioacchino Volpe Onlus (131mq al costo di 172.920), Percorsi (76mq al costo di 100.320), Nuova Acropoli (58mq al costo di 76.560), Vas (75mq al costo di 99.000), L’Impronta (38mq al costo di 50.160) e l’ultima arrivata, Banca Etica (39mq al costo di 51.480).
Recentemente il Csv ha deciso di affittare alcune parti comuni del complesso della Casa dell’associazionismo “per alleggerire il carico economico del mutuo sottoscritto” – come specificato da Gianvito Pappalepore del Csv. In data 9 luglio 2012, infatti, è stato stipulato un contratto di locazione, di cui ancora non è stato divulgato l’importo, con il Centro Studi Gioacchino Volpe Onlus, per un ulteriore spazio di 150 mq ricavato nel parcheggio interrato. Lo spazio, in cui sono stati fatti lavori di adeguamento, è stato trasformato in un grande locale fruibile dal pubblico. Come ampiamente pubblicizzato in città, infatti, il locale è stato destinato all’attività televisiva. Le associazioni gestiscono i propri spazi privatamente ma, per la necessità di fare cassa, il Csv ha affittato uno spazio condominiale ad una Onlus che ospita, nei locali destinati al sociale, una srl titolare di un’emittente televisiva commerciale. A evidenziare questa commistione tra l’attività sociale (no profit) e quella commerciale (profit) ci sono l’insegna e le antenne posizionate sul terrazzo della casa dell’associazionismo.
Plaudendo alla trasparenza del Csv che ha caratterizzato la gestione dell’intero progetto del plesso, si rimane, ad oggi, in attesa di conoscere l’importo della locazione del piano interrato per confermare il principio di attività sociale e mutualistica, costitutiva della Casa dell’associazionismo. Un gran bel progetto, quello del Csv, adombrato dallo spettro del profitto d’impresa che, in nome del contenimento delle spese e dei costi di gestione, può dare adito a un’apparenza di violazione edilizia e avallo dell’uso improprio delle donazioni, proprio nella Casa simbolo della legalità. Il Csv assicura di completare l’opera di trasparenza, anche in vista del conferimento della proprietà degli spazi acquistati dalle associazioni.
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