Piazza d’Armi: cercasi disperatamente associazioni sportive interessate alla gestione

Dopo più di cinque mesi dalla sontuosa inaugurazione, avvenuta come da tradizione in piena campagna elettorale, il Comune dell’Aquila ancora non sa a chi affibbiare le sorti e il futuro del nuovissimo- e costosissimo- campo di atletica di Piazza d’Armi. L’unico punto fermo è che quello spazio verde nel cuore della città, benché bisognoso di una ristrutturazione dopo essere stato utilizzato anche come campo per terremotati all’indomani del terremoto, non sarà più aperto al pubblico ma riservato ai soci dell’associazione sportiva che avrà il coraggio oggi di accollarsi le spese per la sua gestione.

“Considerata l’imminente  scadenza della convenzione con la Fidal Abruzzo,- si legge infatti nel scarno comunicato rilasciato ieri pomeriggio di oggi dal Comune dell’Aquila- nelle more delle ultimazioni dei lavori dell’intero complesso di Piazza d’Armi e della definizione della relativa gestione, il Comune di L’Aquila, attraverso un avviso pubblico, intende raccogliere manifestazioni d’interesse per l’affidamento temporaneo della pista di atletica di Piazza d’Armi “Isaia Di Cesare”, comprese le attrezzature fisse e mobili poste nella citata area.”  Per gli increduli, i curiosi e i più temerari il Comune ha messo a disposizione addirittura una hot line al numero 0862.645665, oppure una comoda e-mail impianti.sportivi@comune.laquila.it.

Malgrado le continue rassicurazioni dell’Assessore Iorio, sul campo di Piazza d’Armi, bisogna prendere atto che il Comune dell’Aquila naviga ancora a vista. e non resta che dare ragione a chi, molti mesi fa, denunciava l’assoluta mancanza di progettualità e programmazione dell’utilizzo degli impianti sortivi in città, sorti un po’ ovunque o ristrutturati perseguendo l’unico interesse di catalizzare e spendere i soldi della Ricostruzione e senza preoccuparsi della loro effettiva utilità e dei futuri costi di gestione. Ma chiunque abbia osato pronosticare questo sciagurato epilogo è stato puntualmente tacciato dallo stesso sindaco Cialente di essere solo “un gufo”, anticipando per altro di molti mesi uno dei refrain più amati da Matteo Renzi (al quale, consigliamo al Sindaco, di rivendicare a caro prezzo il copyright così da risollevare almeno le sue personali sorti economiche).

Sempre “i gufi” oggi prevedono che la gestione degli impianti sportivi diventerà ancora più spinosa con il completamento del restauro del Palazzetto dello Sport adiacente allo stadio Fattori- orribile struttura costruita, male, negli anni ’70 che nulla ha a che fare con lo stile futurista degli adiacenti impianti sportivi realizzati in epoca fascista- e la costruzione di un secondo Palasport, dono del Governo Giapponese, che sarà completato ex novo tra due anni, nella zona di Centi Colella. Due palazzotti dello sport sono ovviamente strutture insostenibili per una città come L’Aquila di soli 60 mila abitanti. Ma i politici di oggi assicurano i loro elettori che si tratta solo delle previsioni di “gufi rosiconi”. E se così non fosse, chi se ne frega: comunque vada a rimetterci saranno le tasche di quei beoni dei cittadini italiani, mica le loro.

Torna in alto